Calabria
(VIDEO) ‘ndrangheta: colpite le “nuove leve” della cosca Giampà di Lamezia, 12 arresti (NOMI)
Operazione dela Polizia di Stato Catanzaro, nell’ambito di un’inchiesta diretta dalla Dda di Catanzaro. Dodici persone sono state arrestate perchè ritenute le nuove leve della cosca Giampà.
CATANZARO – É ancora in corso una vasta operazione antimafia della Polizia di Stato di Catanzaro che sta eseguendo 12 ordinanze di custodia cautelare a carico di persone ritenute attive nella cosca Giampà di Lamezia Terme della ‘ndrangheta. I destinatari dei provvedimenti restrittivi sono ritenuti colpevoli di associazione per delinquere di stampo mafioso e di numerose estorsioni ai danni di esercizi commerciali ed imprenditori di Lamezia Terme, nonché di atti intimidatori consistiti nel posizionamento di bottiglie incendiarie nei pressi delle attività commerciali e di danneggiamenti con l’utilizzo di ordigni esplosivi. Le indagini hanno permesso di accertare l’esistenza di soggetti considerati “nuove leve” della cosca lametina che si sono adoperati per rinsaldarne le fila, dopo le diverse operazioni di Polizia condotte negli anni scorsi nei confronti del clan, con l’intento di continuare nell’esercizio delle attivita’ estorsive sul territorio per conto dei capicosca sottoposti a regime detentivo.
IL VIDEO
Le nuove leve avevano riorganizzato le attività criminali
Stavano riorganizzando le attivita’ criminali della cosca, decimata dagli arresti dopo il pentimento dei capi, rendendosi responsabili di atti intimidatori. Bottiglie incendiarie collocate nei pressi delle attivita’ commerciali e attentati dinamitardi dovevano piegare gli operatori commerciali della quarta citta’ della Calabria, dimostrando loro che la “famiglia” era ancora in grado di dettare legge anche per destinare i proventi delle estorsioni alle famiglie dei detenuti.
Proprio l’operazione è stata denominata in codice “nuove leve”. Tra le contestazioni mosse ad alcuni degli arrestati, l’ordigno ad alto potenziale fatto esplodere davanti al cancello d’ingresso della villa dell’imprenditore Vincenzo Perri con l’intento di costringerlo a restituire la somma di 100.000 euro al capostipite della famiglia Arcieri, alleata dei Giampa’.
Sarebbe, inoltre, emerso il coinvolgimento della cosca in una capillare attivita’ estorsiva, finalizzata al sostentamento economico delle famiglie degli associati detenuti, nei confronti dei commercianti ambulanti che accorrevano a Lamezia Terme in occasione dell’annuale festa di San Giovanni. E ancora, sarebbe stata fatta luce fatta luce sulla matrice estorsiva di una bottiglia molotov lasciata nei pressi di una frequentata palestra del centro. Dalle investigazioni, condotte con l’impiego di strumenti tecnologici e con l’analisi delle dichiarazioni dei piu’ recenti collaboratori di giustizia della cosca, sarebbe emerso il ruolo svolto da Domenico Giampa’, 36 anni, alias “Buccacciello”, ora a sua volta pentito, riconosciuto come rappresentante esterno della cosca dopo il pentimento di Giuseppe Giampa’, tanto da essere considerato il riferimento del clan rispetto a tutte le altre famiglie di ‘ndrangheta calabresi.
Molti degli arrestati hanno rapporti di parentela con le persone arrestate nelle diverse operazioni di Polizia condotte negli anni scorsi contro la cosca. Fra questi Francesca Allegro, 32 anni, moglie di Giuseppe Chirico, 35 anni, detto “u batteru”, considerato elemento di vertice della cosca, che sta espiando in carcere una pena definitiva. Alla donna viene contestato di aver svolto il ruolo di portaordini del marito che le affidava, durante i colloqui in carcere, le direttive destinate agli associati in liberta’. Uno dei destinatari del provvedimento restrittivo risulta irreperibile per cui sono in corso le ricerche.+
Le persone arrestate
Sono 11 le ordinanze di custodia cautelare eseguite stamane dalla Polizia di Stato di Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo di Roma, nell’ambito dell’ operazione denominata “Nuove leve” contro il clan Giampa’ di Lamezia Terme. Un’altra persona e’ ricercata.
In carcere sono finiti:
Vincenzo Giampa’, 49 anni, detto “il Camacio”;
Roberto Castaldo, 27 anni;
Gregorio Scalise di 25;
Giuseppe Paone di 23;
Pasquale Mercuri di 28; Francesca Allegro di 32;
Francesco Morello di 32;
Marco Francesco De Vito di 43;
Danilo Cappello, detto “Kirbi”, di 28.
Arresti domiciliari:
Andrea Mancuso di 25 anni;
Vincenzo Vigliaturo di 26.
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