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Trovato il cadavere dell’imprenditore cosentino scomparso in Costa Rica

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Trovato il cadavere dell’imprenditore cosentino scomparso in Costa Rica

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Prima della morte avrebbe dovuto incontrare un italiano per la vendita di un terreno.

 

COSENZA – E’ stato ucciso l’imprenditore calabrese Vincenzo Costanzo, di 52 anni, scomparso a San José, in Costa Rica, il 24 gennaio scorso. Il cadavere è stato trovato in una località alla periferia della capitale costaricana. A darne notizia i familiari attualmente residenti a Bari. Nei giorni scorsi Costanzo stava trattando la vendita a Milano di un terreno di 17 ettari del valore di alcuni milioni di euro nell’isola di Cebaco, a Panama, del quale possedeva il 60% delle quote. L’uomo, padre di due figli, viveva nell’isola da circa 25 anni dove aveva costruito un hotel e alcune farmacie, che poi aveva ceduto. Il riconoscimento del cadavere, in stato di decomposizione, è stato fatto attraverso i tatuaggi che la vittima ha sugli avambracci: un drago e un sole.

 

L’ULTIMO MESSAGGIO DI VINCENZO COSTANZO

 

“Sto ancora aspettando, oggi vado nella capitale, domani dovrei partire. Sembra che questa cosa si chiuda, sempre sul filo del rasoio, purtroppo. Non ho chiamato nessuno, sono un po’ esaurito. Ti faccio sapere presto”. E’ il testo, a tratti carico di nervosismo, dell’ultimo messaggio audio trasmesso con WhatsApp da Vincenzo Costanzo, l’imprenditore calabrese trovato morto in Costa Rica, alla sorella che vive a Bari. Il messaggio risale al 24 gennaio scorso quando l’imprenditore stava per partire da Jacò, dove viveva, alla volta della capitale San José, dove è stato trovato ucciso. Nella telefonata Costanzo fa riferimento al viaggio programmato per il giorno successivo a Milano dove avrebbe dovuto chiudere la trattativa per la vendita del terreno a Panama.

 

L’INCONTRO CON L’ITALIANO PER LA VENDITA DEL TERRENO

Il suolo, del valore di alcuni milioni di euro, è intestato alla società anonima Cebaco Inversiones, della quale Costanzo possedeva – a quanto viene riferito dalla famiglia – il 60% delle quote. Il 24 gennaio, giorno in cui è scomparso a San Josè, l’imprenditore italiano Vincenzo Costanzo avrebbe dovuto incontrare un altro italiano che lo aveva messo in contatto con alcuni acquirenti interessati, a Milano, ad acquistare un terreno di circa 17 ettari a Panama, del quale Costanzo era appunto proprietario al 60%. A casa del conoscente, a San José, Costanzo sarebbe arrivato dopo un lungo viaggio in taxi, proveniente da Jacò, città in cui aveva la residenza. E’ quanto emerge dalla denuncia di scomparsa presentata dalla sorella di Costanzo ai carabinieri di Bari il 26 gennaio. Nella denuncia è scritto anche il nome della persona che Costanzo avrebbe dovuto incontrare. A quanto si apprende a Bari, il conoscente di Costanzo sarebbe già stato ascoltato dalla polizia costaricana alla quale avrebbe detto di aver incontrato l’imprenditore con il quale avrebbe preso solo un caffè.

 

Scendendo dal taxi, è scritto nell’atto, Costanzo avrebbe detto al tassista che lo avrebbe chiamato nel giro di mezz’ora per pagare la corsa. La telefonata, però, non è mai arrivata. Infatti il tassista, qualche tempo dopo, si è presentato a casa dell’ex suocera di Costanzo per chiedere il pagamento della corsa, ma dopo aver fatto una telefonata è fuggito dicendo alla donna che non voleva più nulla e di non cercarlo mai più. Nella denuncia è riportata una circostanza tutta da verificare: circa due anni fa a San Josè, fu trovato il cadavere di una persona, proprietaria anch’ella di un terreno nell’isola di Cebaco. Intanto fonti della Farnesina confermano il decesso di Vincenzo Costanzo. L’ambasciata e la Farnesina sono in contatto con la famiglia per prestare ogni possibile assistenza.

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