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Antirazzisti rimuovono striscione esposto su un cavalcavia
CATANZARO – Era lì da un paio di giorni quello striscione, su un cavalcavia di viale De Filippis, la principale strada d’accesso al centro di Catanzaro.
Lo striscione anonimo recava la scritta “Casa, lavoro, stato sociale” con l’aggiunta di una scritta rossa “Prima gli italiani!“. Alcuni attivisti antirazzisti hanno deciso di rimuoverlo. In particolare Antonio Carrieri, studente universitario a Catanzaro, responsabile del gruppo Crotone contro le discriminazioni, e Marco Marchese, responsabile dell’Osservatorio sulle politiche di genere e pari opportunità. Anche Giuseppe Valentino, Segretario Generale della CGIL provinciale, è intervenuto condividendo le preoccupazioni su queste spinte estremiste che di tanto in tanto si manifestano a Catanzaro e sostenendo l’iniziativa della rimozione dello striscione. “Sebbene possiamo essere d’accordo sulla prima parte, lo striscione – affermano gli attivisti – è una chiara e inequivocabile manifestazione di razzismo, che inneggia all’esclusione delle persone migranti.Dallo stile dei caratteri si riconosce molto bene l’area politica da cui proviene questo modo pensare; il non averlo firmato lo consideriamo, peraltro, da vigliacchi poichè pur rendendosi riconoscibili, si mettono nella posizione di smentire se qualcuno puntasse loro il dito contro. Ma Catanzaro non è una città razzista, – hanno rilevare – e’ sicuramente una città con molti problemi, bisognosa di case, lavoro e stato sociale, ma e’ anche una citta’ che non ha bisogno di essere imbrattata con scritte razziste e che predicano l’esclusione sociale delle persone, migranti o meno. Non siamo stati a guardare, ne’ ad aspettare che il Comune facesse rimuovere questo striscione abusivo e vergognoso: lo abbiamo rimosso noi facendo in modo che si continui ad intravedere, mezzo strappato, per far capire a chi lo ha esposto che c’e’ chi sta attento e vigila contro il razzismo e le discriminazioni”.
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