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Lavoro: in provincia di Cosenza si impara ad acquisire i beni confiscati alla ‘ndrangheta

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Lavoro: in provincia di Cosenza si impara ad acquisire i beni confiscati alla ‘ndrangheta

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Un modo diverso di fare impresa, facendo rinascere l’economia del territorio sulle ceneri delle attività che per anni hanno contribuito a soffocarla.

CASSANO ALLO JONIO (CS) – “E’ considerevole il numero di domande pervenute entro la scadenza del 31 dicembre per partecipare al corso di formazione ‘Promozione cooperativa e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie’, promosso dalla Diocesi di Cassano all’Jonio e dall’associazione Libera”. E’ quanto si afferma in un comunicato della Diocesi nel quale si esprime “grande soddisfazione” per il numero di adesioni. “Il corso, destinato a 30 giovani fra 18 e 35 anni – prosegue il comunicato – intende individuare e formare nuovi potenziali imprenditori sociali, disponibili ad impegnarsi per la gestione di beni confiscati alle mafie nell’area Sibaritide/Pollino in provincia di Cosenza. Le 141 domande pervenute vanno molto al di là di quanto gli organizzatori osavano sperare. Per questo, la Diocesi e Libera hanno deciso di rinviare di circa un mese l’avvio della formazione, così da avere un tempo adeguato per valutare attentamente le candidature. La valutazione sarà articolata in tre fasi. Inizialmente, una équipe di esperti valuterà la domanda ed il curriculum, sulla base di un insieme di indicatori corrispondenti ai criteri di selezione riportati nel bando pubblico: esperienze sociali pregresse, competenze acquisite negli ambiti di interesse del corso, conoscenza dell’informatica e delle lingue straniere, motivazioni all’attività imprenditoriale ed all’impegno sociale”.

 

“La metà dei candidati con i punteggi più alti – prosegue il comunicato – verrà invitata ad un colloquio, teso soprattutto ad approfondire gli aspetti caratteriali e motivazionali. Verrà così costruita la graduatoria di valutazione. I primi 40 saranno invitati a partecipare alla prima lezione del corso, spostata dal 14 gennaio all’11 febbraio, che consentirà ai partecipanti di comprendere meglio l’offerta formativa e gli impegni richiesti ed a decidere se proseguire o meno. Al termine della prima giornata sarà così costituito il gruppo dei 30 che proseguirà per l’intero percorso. I promotori stanno comunque valutando la possibilità di costruire una offerta formativa complementare, che sarà rivolta a coloro che, pur non essendo selezionati fra i 30 partecipanti, dimostreranno interesse a restare collegati alle attività di promozione imprenditoriale e di contrasto alle mafie. Il 4 gennaio il corso è stato presentato al ‘Nucleo di supporto sui beni confiscati’ costituito presso la Prefettura di Cosenza. La Prefettura ha assicurato la propria collaborazione per il corretto e sereno svolgimento delle attività previste”.

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