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Censurato il quotidiano l’Ora della Calabria, la risposta di Umberto De Rose
RENDE (CS) – Un vero e proprio caso quello della censura al giornale L’Ora della Calabria che avrebbe pubblicato ieri gli sviluppi dell’inchiesta sulle consulenze d’oro all’Asp di Cosenza per le quali è indagato anche il figlio del senatore Antonio Gentile, Andrea, al quale vengono contestati i reati di abusi d’ufficio, falso, truffa e associazione a delinquere.
Per quella notizia ieri il quotidiano non sarebbe arrivato in edicola. Il direttore Luciano Regolo, ha tenuto una conferenza per spiegare che il guasto alla rotativa non c’entra nulla, ma anzi; avrebbe ricevuto forti pressioni per interposta persona, relativamente alla pubblicazione dell’articolo sul coinvolgimento del figlio di Antonio Gentile, Andrea. Pressioni che sarebbero arrivate, attraverso una telefonata giunta all’editore Citrigno, da parte di Umberto De Rose, che si occupa della stampa del quotidiano locale, al fine di non fare uscire la notizia relativa al figlio di Gentile. Alla netta contrarietà del direttore, De Rose avrebbe deciso di non far uscire in stampa il quotidiano segnalando quale motivazione un guasto alla rotativa. Dopo una conferenza stampa dai toni duri, nel corso della quale il direttore de L’Ora della Calabria ha chiesto di essere sentito dalla Procura e di avere prove di quanto accaduto, ieri sera è arrivata anche la replica da parte dello stampatore del quotidiano l’Ora della Calabria, Umberto De Rose, il quale ha dichiarato: “non avrei avuto nessuna eventuale necessità di fare pressioni preventive, atteso che il guasto lo avrei potuto simulare a qualsiasi ora. Il secondo aspetto è che garantisco la libertà di stampa di questo giornale, considerato che da circa dieci mesi non vengono adempiuti gli obblighi contrattuali di controparte”, sottolineando di non conoscere personalmente Luciano Regolo. L’editore Citrigno, da parte sua, ha precisato di aver “chiesto la verifica al direttore della veridicità e della fondatezza della notizia riguardante l’indagine a carico del figlio del senatore Gentile». L’editore afferma che il direttore gli ha risposto dicendo che era in possesso dei relativi atti “e pertanto ha deciso di pubblicare ugualmente l’articolo”. “Che poi il giornale non sia stato stampato e non sia dunque arrivato in edicola – conclude Citrigno – non è dipeso sicuramente da me. Anzi, la mancata pubblicazione ha rappresentato per me un danno economico”.
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