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Rende, Contrada Lecco e Via Marconi: “lasciate ogni speranza voi che guidate”

Area Urbana

Rende, Contrada Lecco e Via Marconi: “lasciate ogni speranza voi che guidate”

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Ben 40 minuti per percorrere meno di 2 km ovvero quelli che separano Contrada Lecco, nella Zona Industriale di Rende, dall’uscita dell’autostrada di Via Marconi. La situazione del traffico, soprattutto nelle ore di punta, è diventata insopportabile anche perché c’è solo una strada di accesso e nessun mezzo pubblico che serva quella zona dove lavorano migliaia di persone

 

RENDE –  Buongiorno redazione, volevo porre alla vostra attenzione una problematica che interessa il sottoscritto e, come me, migliaia di automobilisti che ogni giorno, per lavoro, devono raggiungere e/o lasciare Contrada Lecco nella Zona Industriale di Rende, arrivando in auto dalla Strada Statale 107 Silana Crotonese (Santo Stefano di Rende, Arcavacata, Contrada Cutura e tirreno cosentino) o dallo svincolo autostradale di Rende. Una situazione diventata insostenibile e in alcuni casi anche paradossale, visto che suddetta zona di Rende, in continua espansione e dove oramai da decenni sono presenti la maggior parte delle aziende e delle industrie rendesi e cosentine, non solo è raggiungibile da un’unica e stretta stradina (quella che passa sotto la ferrovia di Castiglione Cosentino), ma nelle ore di punta diventa una vera e propria trappola, non riuscendo a smaltire l’enorme mole di auto, camion e autobus che lasciano Contrada Lecco per raggiungere Rende. In più tutta la zona non è servita nemmeno da un mezzo pubblico. Senza considerare che, alla situazione assurda di Contrada Lecco e di quella singola stradina di accesso (a meno che non si arrivi fino a Cancello Magdalone quasi alle porte di Settimo di Montalto) si aggiunge quella ancora più pesante di Via Marconi, dove il caos regna sovrano per le migliaia di studenti universitari che vivono in quella zona e che si muovono intorno al perimetro dell’Università, aumentando in maniera esponenziale il traffico a tutte le ore del giorno.

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Il sottoscritto lavora in una delle tante aziende presenti nella Zona Industriale, esattamente a due passi dal negozio UniEuro che tutti conoscono. Dalle 13.00 alle 14.00 arriva la tanto “agognata” pausa pranzo. E qui inizia il mio incubo: per uscire da Contrada Lecco, superare il traffico di Via Marconi e raggiungere la mia abitazione che si trova poco distante dallo svincolo autostradale di Rende, ci metto in media dai 40 ai 45 minuti, per quelli che sono, udite udite, poco più di 2 chilometri (Vedi Mappa allegata in basso) e dove in genere di minuti per percorrere questi benedetti 2 km ne servono si e e no 5.

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In pratica non faccio nemmeno in tempo ad arrivare a casa e mangiare un boccone, che devo nuovamente rimettermi un auto per tornare al lavoro. E la stessa cosa succede dalle 18.00 in poi, ovvero quando la maggior parte delle persone lasciano il proprio posto di lavoro al termine della giornata. E spesso, ad acuire la già drammatica situazione del traffico, mi duole dirlo, si ci mettono anche i Vigili Urbani, che sebbene non facciano altro che svolgere il loro lavoro, nel veicolare il traffico all’uscita delle scuole di Via Meucci, invece di lenire il problema lo acuiscono creando ancora più confusione, con code, auto dei genitori parcheggiate ovunque e automobilisti esasperati.

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Orbene, mi chiedo ma sopratutto chiedo all’Amministrazione Comunale di Rende: come è possibile che da decenni, non sia stato previsto un nuovo Piano Urbano del Traffico urbano, tra le altre cose previsto per Legge dal nuovo Codice della strada e obbligatorio per i comuni con più di 30.000 abitanti? Possibile che a Contrada Lecco non sia possibile realizzare altre uscite o far arrivare un mezzo pubblico così da lasciare l’auto a casa? Possibile che nessuno di renda conto che sono necessari interventi radicali per migliorare le condizioni della circolazione stradale che nel tempo non solo non accennano a ridimensionarsi, ma diventano sempre più critiche? Tutti conviviamo con l caotico traffico cittadino, ci mancherebbe, ma a Rende ultimamente la situazione è diventata davvero ingestibile per non dire vergognosa. Della serie “perdete ogni speranza voi che guidate”.

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