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La moglie polacca dietro l’arresto del presunto boss dei Mancuso

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La moglie polacca dietro l’arresto del presunto boss dei Mancuso

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VIBO VALENTIA – La donna racconta di maltrattamenti e vessazioni subite dal noto esponente del clan egemone nella piana di Gioia Tauro. 

C’e’ una nuova testimone di giustizia dietro l’arresto stamane di Domenico Mancuso, 35 anni, detto “The Red”, figlio del presunto boss di Limbadi Diego Mancuso. E’ la polacca Ewelina Pytlrz che diventa cosi’ la prima testimone di giustizia interna alla famiglia Mancuso, in quanto sposata e poi separata da Domenico Mancuso, 40 anni, primo cugino del boss Diego Mancuso. Ewelina Pytlarz si era trasferita nel dicembre scorso a Gioia Tauro allontanandosi spontaneamente dal proprio nucleo familiare e portando con se’ la figlia di sette anni. Agli inquirenti in una prima fase la donna ha raccontato anni di soprusi e maltrattamenti che avrebbe subito dall’ex marito Domenico Mancuso, 35 anni, tanto che la Procura di Palmi, competente per territorio, contesta proprio a Mancuso tali ipotesi delittuose. In una seconda fase, invece, la donna ha iniziato una vera collaborazione con l’Antimafia di Catanzaro che, dopo averla ammessa al programma di protezione, ha iniziato a sentirla sulle vicende interne al clan Mancuso. In seguito a tali prime dichiarazioni, la squadra mobile di Catanzaro nelle scorse settimane ha effettuato una perquisizione nell’abitazione dell’ex marito Domenico Mancuso, del padre Salvatore Mancuso (fratello del padre del boss Diego Mancuso) e della madre Caterina Tripodi, rinvenendo denaro contante per 60mila euro, nascosto sotto un materasso, ed una sorta di “libro mastro” con nomi e cifre.

 

Domenico Mancuso, 35 anni, di Limbadi, detto “The Red” arrestato oggi dalla Squadra Mobile di Catanzaro con l’accusa di estorsione ai danni di un imprenditorevane,  avrebbe costretto un imprenditore vibonese a rinunciare a corrispettivi per prestazioni lavorative effettuate. I provvedimento e’ scaturito dall’attivita’ investigativa svolta dalla Squadra Mobile catanzarese in seguito alle dichiarazioni rese dalla testimone di giustizia Ewelina Pytlarz, ex moglie di Domenico Mancuso, 40 anni, fratello del boss Pantaleone, 53 anni, detto “Scarpuni”. Gli inquirenti hanno acquisito altre testimonianze e documentazione attinente a fascicoli processuali. L’episodio estorsivo, secondo l’accusa, rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’attivita’ di pressione esercitata sulle attivita’ imprenditoriali del comprensorio vibonese, da parte dei componenti della famiglia Mancuso. L’arrestato e’ stato associato alla casa circondariale di Vibo Valentia, a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.

 

 

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