Area Urbana
Calabresi non possono fare a meno dell’auto: Cosenza guida di più la notte, smog accorcia la vita di 10 mesi
Nel 2015 l’utilizzo dell’automobile in Calabria è diminuito; ma comunque rimane ai primi posti nella classifica nazionale dei giorni di utilizzo. Lo smog accorcia la vita di ciascun cittadino mediamente di 10 mesi
COSENZA – La Calabria è una delle Regioni che utilizza maggiormente l’auto. Si sa, noi meridionali siamo “fraccomodi” e, anche per recarci a pochi metri di distanza, preferiamo utilizzare i nostri mezzi.
Nel 2015, qualcosa è cambiato, un pò l’utilizzo dell’automobile in Calabria è diminuito (4 giorni in meno rispetto al 2014); ma comunque, insieme a Puglia e Campania, rimane ai primi posti nella classifica nazionale dei giorni di utilizzo.
Da uno studio dell’osservatorio della compagnia Unipol sulle abitudini di guida dei calabresi, emerge che questi trascorrono 1 ora e 34 minuti al giorno in automobile e il venerdì è il giorno “preferito” dei calabresi per utilizzare l’auto e, nello specifico, Cosenza è la città in cui si guida di più durante la notte, con il 4,3% dei km complessivi percorsi.
Ma il tempo in auto, a Cosenza, lo si passa anche incolonnati in file per l’interminabile traffico. In qualsiasi strada a Cosenza vi è sempre traffico, non vi è nulla da fare e i continui lavori certamente non aiutano.
Aumentando il traffico aumenta di conseguenza lo smog. Ciò che non tutti sanno è che l’inquinamento accorcia mediamente la vita di ciascun cittadino di 10 mesi. Oltre ai valori del PM10 e benzene, nell’aria che respiriamo nei giorni d’intenso traffico, è presente un’altissima concentrazione di polveri sottili, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono.
Già lo scorso anno Cosenza, secondo un’indagine condotta da Treno Verde, presentava problemi di criticità. I valori di PM10 e PM2,5 registrarono picchi molto elevati che imposero di mantenere alta l’attenzione. Immaginate oggi che lo smog è quadruplicato. Ma ai cittadini viene negata anche la possibilità di essere informati sulla qualità dell’aria che respirano: impossibile dai siti internet istituzionali conoscere le concentrazioni di inquinanti presenti in atmosfera (gli ultimi dati pubblici sono del 2012) violando palesemente l’attuale normativa che impone un report quotidiano e di pubblico accesso.
Che l’inquinamento dell’aria si ripercuota direttamente sulla salute dei cittadini lo testimonia anche uno studio dell’Iarc, l’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms (l’organizzazione mondiale della Sanità) che ha confermato che l’inquinamento dell’aria, oltre alla serie di danni per la salute, è anche un potente cancerogeno.
Rispetto agli anni passati, oggi le istituzioni pubbliche hanno l’obbligo di informare quotidianamente i cittadini sui livelli di inquinanti nell’aria. Tranne a Cosenza e in generale in Calabria, dove non sembra possibile ricevere un’informazione dettagliata e immediata. Infatti nel dossier di Legambiente “Mal’Aria 2015” si legge che non è stato possibile risalire a dati aggiornati dai siti delle Arpa, delle Regioni o delle Province per tutti i capoluoghi della Calabria.
Purtroppo per la nostra Regione salvaguardare la qualità dell’aria e di conseguenza la salute dei cittadini appare cosa di poca importanza. Non resta solo che prendere atto della cruda realtà e cercare di evitare lo smog intenso delle zone trafficate.
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