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120 migranti con 5 minori abbandonati in un hotel del cosentino, attivisti denunciano la grave situazione

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120 migranti con 5 minori abbandonati in un hotel del cosentino, attivisti denunciano la grave situazione

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Campagna “LasciateCIEntrare” si è recata in visita presso l’Hotel Grillo, sito in Amendolara. La delegazione ha riscontrato uno stato di totale abbandono, in cui versano i migranti 

AMENDOLARA (CS) – Accoglienza: un termine che spesso, troppo spesso, viene confuso. Accoglienza non vuol dire solo dare una sistemazione fisica a chi la richiede, ma anche e soprattutto rispetto della dignità umana e necessaria e giusta assistenza da un punto di vista giuridico. Proprio su tale tematica si concentrano, da tempo, gli attivisti della delegazione che ha dato vita alla Campagna LasciateCIEntrare.

La delegazione è costituita da: Emilia Corea (Ass. La Kasbah), Luca Mannarino (attivista), Yasmine Accardo (Ass. Garibaldi 101), Francesco Formisani (attivista), Luana Ammendola (attivista), Maurizio Alfano (attivista), Flavia Lisotti (attivista); che a tal proposito scrivono:

“Al peggio non c’è mai fine…hotel-amendolara-migranti

Ogni qualvolta varchiamo la soglia di un Centro di Accoglienza ci diciamo che la situazione che troveremo non potrà mai essere peggiore di quella ritrovata precedentemente. E ogni volta veniamo smentiti. In questo caso a destare la nostra meraviglia, immediatamente trasformatasi in rabbia, è quanto siamo costretti a rilevare all’interno dell’Hotel Grillo di Amendolara.

migranti3All’interno dell’Hotel, infatti, vengono ospitati, dal mese di settembre, circa 120 migranti di diverse nazionalità (Nigeria, Ghana, Mali, Sudan, Pakistan, Costa d’Avorio, Guinea). Ciò che ci fa ragionare ancora una volta sulla concezione dell’accoglienza, oltreché del rispetto della dignità umana, di talune prefetture, è la situazione giuridica in cui versa la struttura. Al suo interno, infatti, non esiste alcun CAS, CARA, CIE, o qualsivoglia centro di accoglienza. Tutti i ragazzi, ci racconta l’amministratore della Pamag Srl, società proprietaria della struttura, sarebbero dovuti rimanere ospiti dell’hotel per soli 3-4 giorni per poi essere trasferiti in un vero e proprio centro di accoglienza in cui avrebbero potuto ricevere tutti i servizi e l’assistenza previsti dalla legge.

E invece, si ritrovano da due mesi in una struttura, pagata dalla Prefettura di Cosenza, che non eroga loro alcun servizio, semplicemente perché giuridicamente non è tenuta a farlo. Siamo costretti per l’ennesima volta, dunque, a denunciare un modus operandi, quello del Prefetto Tomao e dei responsabili all’immigrazione della Prefettura di Cosenza, che nulla ha a che vedere con “la necessaria assistenza e il pieno rispetto della dignità” del richiedente, richiamati dall’art. 7 della L. 142/2015, “secondo le disposizioni di cui agli articoli 14 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.L.vo 25 luglio 1998, n. 286) e 21 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni”.

migranti2Appare particolarmente grave la situazione dal punto di vista sanitario delle persone “scaricate” all’interno dell’Hotel. Quattro giorni fa un richiedente asilo è stato portato d’urgenza al Pronto Soccorso e ricoverato in seguito a un malore accusato diversi giorni prima, senza che nessuno si preoccupasse minimamente dello stesso. Si fa presente, inoltre, che all’interno della struttura alloggiano 5 presunti minori. Chiediamo, dunque, al Garante per i Diritti dei Minori della Regione Calabria di predisporre tutte le misure necessarie affinché vengano tutelati i loro diritti.”

 

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