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Bologna, il rettore Dionigi: “Dedicate 5 minuti di lezione per parlare di tagli”
BOLOGNA – Ha rivolto un invito a tutti i colleghi: prendersi oggi, 5 novembre, cinque minuti di lezione per «stigmatizzare sia il sottofinanziamento cronico degli atenei sia in particolare questo ennesimo affossamento del principio del merito».
A lanciare questo momento di riflessione ai docenti dell’Università di Bologna, cui fanno capo anche tutte le facoltà con sede a Ravenna, è il rettore Ivano Dionigi tramite una lettera pubblicata anche sul sito dell’ateneo, lettera in cui spiega che ieri alla Camera dei deputati, è stato di fatto ridotto il finanziamento all’Alma Mater. Il taglio nell’ambito della discussione sulla legge di stabilità. Scrive infatti il rettore: «È caduto per “motivi tecnici”, a causa di obiezioni avanzate dal ministero dell’Economia e delle Finanze, l’emendamento che assegnava la quota premiale alle università meritevoli. A questo punto il nostro ateneo, dopo aver subito un taglio di 18 milioni di euro, a causa della decurtazione complessiva di 300 milioni del Fondo di Finanziamento Ordinario, si vede ora deprivato di ulteriori milioni derivanti dall’attesa e meritata quota premiale; tanto logico quanto sconfortante dover ammettere che, ai fini del riconoscimento, non contano né la tanto declamata Valutazione della Qualità della Ricerca (Vqr), né il dettato normativo dell’Ffo che impone una correlazione tra valutazione e riparto dei fondi, né l’impegno di quanti si adoperano per far ben figurare e primeggiare il nostro Ateneo». Da qui dunque la protesta e un impegno anche di più alto e ampio profilo: «L’ateneo di Bologna, ben consapevole che su formazione e ricerca si gioca il futuro del Paese, promuoverà in ogni sede utile, anche d’intesa con altri atenei, una indilazionabile riflessione su finanziamenti, valutazione e merito nell’università».
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