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L’industria del sesso non teme Pil, Spread e diavolerie varie
Nonostante la crisi, l’”azienda” che rende di più, forse è quella del sesso.
Si tratterebbe di un “giro d’affari” che supera l’immaginabile e che incide soprattutto sul bilancio dei pensionati senza tralasciare professionisti e benestanti. Se quello dei pensionati è un “giro” limitato alle, mediamente 500 euro al mese, scartati i bisogni primari l’investimento potrebbe essere di un 100 euro, quello delle altre categorie supererebbe di gran lunga questa cifra mensile. Beneficiarie sono, per la gran parte cittadine straniere. Prostitute di strada a parte, in molti casi si tratterebbe di interi nuclei familiari dediti a questi “affari”, al limite dell’illegale. Infatti, i soldi non vengono sempre estorti ma richiesti per “bisogni” di ogni genere o dati “volontariamente” dopo il giuramento di “amore eterno”. Una sorta di plagio difficile da dimostrare che mette in crisi, molte volte le famiglie degli anziani i cui figli o parenti nulla possono per “stanarli” dall’effimera soddisfazione. Le forze dell’ordine effettuano numerosi controlli e, laddove il limite della legalità è stato oltrepassato, sono scattate le denunce ed il deferimento all’autorità giudiziaria. E’ successo anche, ed è solo un esempio, che una donna Bulgara è stata denunciata per circonvenzione di persone incapaci. La donna, aveva fatto credere allo sventurato di aspettare un figlio ed era arrivata a farsi dare diecimila euro per presunte visite e medicinali. La presenza massiccia di stranieri, quelli che vanno oltre la residenza, viene “misurata quotidianamente anche dai dati in possesso della Caritas, dai diversi punti di distribuzione del banco alimentare, dal senso di carità della chiesa locale: è un via vai con elenchi sempre più lunghi. Come si diceva, a parte i pensionati, sarebbero anche uomini d’affari, impiegati e notabili ad approfittare della disponibilità, della “prestanza”, della riservatezza e del “gusto straniero”. Qui in moltissimi casi ci scappa la crisi in famiglia ed il conto in banca. E’ sempre più facile incrociare gente che stava bene economicamente e che oggi, crisi a parte, deve chiedere credito alla benzina. Un fenomeno di difficile soluzione per le forze dell’ordine che si vedono con le mani legate, registrata anche la “volontarietà” degli incontri o della convivenza. Un fenomeno sociale però, purtroppo in larga espansione, rispetto al quale prendere opportuni provvedimenti.
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