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Da Donnici a Cosenza, la “differenziata” che divide
COSENZA – Le criticità sono fisiologiche e col tempo verranno certamente superate.
A dirlo è stato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto nel corso di un incontro in Comune sulla raccolta differenziata, sottolineando che questo “sforzo educativo testa principalmente il livello civico di una comunità”. A Cosenza in molti non sembrano pronti a cambiare abitudini, ma il primo cittadino ha ribadito che il nuovo sistema di raccolta che l’Amministrazione comunale sta estendendo gradualmente a tutte le zone cittadine, non può prescindere dall’essere porta a porta e che, per ottenere risultati veramente efficaci, l’unica soluzione e’ quella di eliminare completamente i cassonetti. Insieme al Sindaco, anche i vertici dell’azienda ‘Ecologia oggi’ e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. A introdurre la discussione, e’ intervenuto il presidente di ‘Ecologia oggi’, Eugenio Guarascio, che ha subito portato a conoscenza il primo cittadino di vari precedenti incontri che l’azienda ha avuto con le OO.SS. a proposito del loro coinvolgimento, appunto, nell’implementazione del nuovo sistema di raccolta differenziata. Guarascio, inoltre, ha proposto la partecipazione dell’intero personale sulle nuove metodologie di lavoro, cercando ove possibile soluzioni volte ad incentivare la cittadinanza che, piu’ da vicino, viene interessata da questa buona pratica urbana. “E’ importante – ha aggiunto il massimo esponente dell’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Cosenza – introdurre un protocollo che abbia valenza regionale al fine di incentivare i Comuni che intendono avviare un sistema virtuoso di raccolta differenziata secondo il modello-Cosenza, senza l’uso dei cassonetti stradali, allo scopo di raggiungere risultati elevati di riciclo, con un’ottima qualita’ dei materiali raccolti e secondo i metodi gia’ implementati a Salerno ed in altre citta’ del nord”. Qualche giorno fa avevamo però fatto notare che la qualità del servizio lascia un pò a desiderare e soprattutto che l’informazione in merito è davvero frammentaria. Alcuni cittadini ci avevano segnalato le buste dell’umido consegnategli, che riportavano la scritta: “Non adatto all’umido” ma non solo. Alcuni cittadini ci hanno segnalato ad esempio la confusione nelle risposte relative alla modalità di differenziare i rifiuti. Prima di ogni azione sarebbe meglio attuare una corretta e puntuale informazione.
INTANTO A DONNICI – Venerdì scorso nella piazza antistante il centro anziani di Donnici si è tenuta una partecipatissima assemblea del Comitato difesa del territorio di Donnici, nel corso della quale le oltre duecento persone hanno parlato di quello che è il preoccupante progetto del Comune di Cosenza volto alla realizzazione di un indefinito centro di raccolta comunale dei rifiuti proprio a ridosso del torrente Erbicello e nel mezzo dei pregiati vigneti DOC di Donnici. Una struttura che al momento, è la sola struttura del genere progettata e finanziata nel comune di Cosenza, gli altri impianti simili, due o forse tre, rimangono ancora una semplice idea non progettata, non finanziata; per cui, almeno per il momento Cosenza si servirà di questo unico centro di raccolta. Il Comitato ha così ribadito di non essere contro la raccolta differenziata; anzi, i cittadini di Donnici da tempo ormai praticano la differenziata e vorrebbero solo che fosse meglio organizzata. Il Comitato dunque intende difendere il proprio territorio, e sottolineare che “i progetti piovuti dall’alto, senza confronto e condivisione, non sono più ammissibili né per le normative europee e né, tantomeno, per la coscienza democratica dei cittadini donnicesi”. I cittadini si chiedono come mai si è ritenuto di realizzare in un territorio ad alta vocazione agricola una struttura del genere. Secondo il Comitato, i centri di raccolta realmente definiti isole ecologiche, si avviano quando la raccolta differenziata è ben organizzata ed arriva a percentuali elevate che, al momento, nella città di Cosenza non si intravedono. Infine, l’ubicazione specifica del centro con la presenza di terreni a rischio idrogeologico, la condizione stradale poco felice che collega la zona interessata al progetto al centro abitato, falde acquifere poste a poca profondità, corsi d’acqua vicininissimi che refluiscono nella città dei bruzi, non sono certo dei buoni biglietti da visita per questo centro di raccolta comunale. I rifiuti che saranno ospitati in questo centro saranno di varia natura, non solo materiale ingombrante ma anche rifiuti particolari come gli oli esausti, i diserbanti, gli pneumatici…Insomma il Comitato ha deciso di attuare una mobilitazione democratica per difendere gli interessi della propria comunità e del territorio.
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