Area Urbana
Una legge per salvare il centro storico
A un anno dai crolli drammatici che si sono verificati nella parte antica della città, cinque associazioni propongono una normativa regionale speciale.
COSENZA- Quello che è capitato a Cosenza potrebbe capitare ovunque, in Calabria. Nessuno è al sicuro dai crolli, spontanei o provocati da sciagure naturali. Per questo motivo, le associazioni legate al centro storico e, più in generale, radicate nella cultura della città, si sono date da fare sin da subito, con dibattiti e iniziative varie, tra cui il Libro bianco su Cosenza Vecchia, pubblicato dall’Associazione Giuseppe Dossetti.

Pino Iacino
Ora, sotto il pungolo della tragedia di Amatrice, è venuto il momento di tentare un salto di qualità: un disegno di legge di iniziativa popolare dedicato ai centri storici e basato su cinque punti. Il primo, ovviamente, riguarda la messa in sicurezza dal punto di vista sismico e idrogeologico dei centri storici. Il secondo, il loro ripopolamento, attraverso il riacquisto della dignità e di funzioni di comunità urbane. Il terzo riguarda la salvaguardia dei valori storico-culturali. Il quarto punto insiste sul contrasto al degrado sociale, economico e urbano. Il quinto promuove l’adeguamento dei centri ai bisogni della persona umana.

Mario Bozzo
Il ddl è il frutto dell’iniziativa corale di cinque associazioni: Calabriattiva, rappresentata dall’ex assessore regionale Mimmo Talarico, Cosenza Storica Attiva, di cui fanno parte Venanzio Spada e Mimmo Gimigliano, la già menzionata Associazione Dossetti, rappresentata da Paolo Palma, Vincenzo Divoto e Massimo Veltri, Rinascimento Meridionale, rappresentata da Mario Bozzo della Fondazione Carical, e Pensiero Laico dell’ex sindaco Pino Iacino.

Mimmo Talarico
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