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Olimpiadi a Sibari: Geraci loda Occhiuto a dibattito finito
L’iniziativa è risultata impraticabile, ma il sindaco di Corigliano elogia lo stesso il presidente della Provincia.
CORIGLIANO CALABRO (CS) – “Le Olimpiadi a Sibari? Buona idea”. Parola di Giuseppe Geraci, il sindaco di Corigliano Calabro. Peccato solo che il rappresentante della cittadina jonica sia intervenuto con abbondante ritardo nel dibattito lanciato dal presidente della Provincia, di fatto esauritosi il 5 settembre, dopo che alcuni esponenti del Pd (l’ex vicepresidente della Regione Nicola Adamo e l’attuale segretario provinciale Luigi Guglielmelli) hanno spiegato, con i consueti toni polemici, l’impraticabilità giuridica della proposta (i termini per le candidature delle città sono scaduti).

Giuseppe Geraci
Ciononostante, Geraci non fa mancare, magari per comprensibile orgoglio territoriale, il proprio plauso ad Occhiuto. Infatti, scrive il sindaco di Corigliano: “L’idea di proporre al Comitato Olimpico ed al Governo Nazionale, Sibari come sede delle Olimpiadi del 2024, a 2800 anni dalla prima Olimpiade della storia nella città greca di Olimpia è molto forte per il suo messaggio simbolico; importante per il coinvolgimento, attorno all’antica Sybaris, di tutti i territori dell’ex Magna Graecia nel Sud Italia; ed è strategica per tutti gli auspicabili effetti positivi a catena che deriverebbero da questa scelta politica nazionale in termini di azzeramento del gap infrastrutturale, di appeal turistico e di sviluppo della Calabria e delle altre regioni che potrebbero essere parimenti coinvolte in un progetto che richiede coraggio e che sarebbe epocale”.

Mario Occhiuto
Geraci non si ferma qui, ma nell’appoggiare Occhiuto fa sfoggio di una forte cultura umanistica che nessuno, men che meno chi lo conosce, gli nega. Leggere per credere: “Sono d’accordo sul fatto che una scelta di simile portata, simbolica e fattuale, costruita attorno al nome e sul luogo di quella che fu la più grande, famosa ed ambita metropoli della Magna Graecia, contribuirebbe notevolmente a legittimare l’intero Sud Italia accreditandolo al mondo intero come destinazione turistico-culturale di rilievo”. Di più: “condivido l’idea di puntare, come testimonial, su quelli che sono e dovrebbero essere naturalmente i più efficaci marcatori identitari del nostro Mezzogiorno: da Parmenide, a Pitagora, da Empedocle ad Archimede ad Erodoto considerato da Cicerone il padre della Storia e che contribuì alla fondazione di Sibari, dove poi morì e dove forse è ancora da scoprire la sua tomba.

Luigi Guglielmelli
Nulla da eccepire. Tranne che per la tempistica non troppo felice che vanifica l’esternazione. A meno che Geraci non abbia un asso della manica: magari un “aggancio” particolare al comitato organizzatore delle Olimpiadi. Sibari caput mundi? Magari…

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