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Tentativo di stupro in pieno centro tra le ‘vasche’ pomeridiane
COSENZA – E’ raro che in città una donna venga aggredita. Soprattutto per strada.
A Susanna (nome di fantasia ndr) è invece già la seconda volta che succede. Ha vent’anni e la prima volta che ha subito uno scippo ne aveva solo 18. Un particolare agghiacciante sta però dando filo da torcere agli inquirenti: il rapinatore è sempre lo stesso. Un romeno dall’identità non ancora definita. Era sabato pomeriggio quando Susanna, come di consueto, stava raggiungendo il proprio fidanzatino a piazza Zumbini, ma arrivata nei pressi via delle Medaglie d’Oro, la ragazza avrebbe avuto il sentore di essere seguita. Uno dei due uomini lo conosce bene. Il suo volto le è rimasto impresso nella mente da quel maledetto giorno in cui la strinse contro un muro e le rubò tutto. La giovane non ha dubbi si tratta di un rumeno, anche se lei il rumeno non lo parla. L’uomo però questa volta non è più da solo, ma accompagnato da un ‘collega’. Susanna accellera il passo nel tentativo di seminarli, ma è inutile. I due la braccano in via Capoderose, la stradina che collega via XXIV Maggio a corso Mazzini. La sbattono al muro ed iniziano a toccarla, con violenza, con insistenza. A quel punto Susanna colta da un impeto di rabbia si divincola dalla presa dei due e scappa veloce come un fulmine. Al pronto soccorso sarà medicata per una contusione ad un braccio giudicata guaribile in sette giorni. Questo l’unico indizio a disposizione degli inquirenti che stanno scanagliando gli impianti di videosorveglianza per risalire all’identità degli impavidi stalker rapinatori. Dimessa dall’Annunziata la ventenne ha raccontato la terribile vicenda di cui è protagonista al procuratore Granieri. Le autorità intanto cercano riscontri in eventuali testimoni che avrebbero assistito all’episodio.
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