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Anche Nicola Savino di Radio Deejay fra gli attori di Maniamuni in Scena
COSENZA – Ovunque venga rappresentata, la vita di Pierio Pietramala, cosentino medio raccontata attraverso i versi composti da Sergio Crocco poeta giardiniere, come ama definirsi, e fissati sui quattro libri sinora pubblicati, suscita un successo enorme, anche in contesti dove la lingua cosentina è poco conosciuta.
La magia di uno spettacolo di poesia in dialetto cosentino, che tiene incollato il pubblico sulle poltrone per oltre due ore, si è ripetuta sabato scorso al Teatro di Milano. Tutto merito di una compagnia solo all’apparenza scalcinata, formata da qualche professionista ma da tanti dilettanti, per niente allo sbaraglio, che con grande cuore ed infinite capacità, riesce a dare corpo a Pilerio, rappresentandone pregi e difetti, in un crescendo di ilarità mista ad emozione e riflessione. Tutti uniti per il fine unico della solidarietà, che tramite gli incassi, fa crescere i progetti solidali che l’associazione “La Terra di Piero” sta portando avanti nella Repubblica Centroafricana, dove sono stati costruiti alcuni pozzi per l’acqua potabile e due scuole materne. Nella tappa milanese, un ospite d’eccezione si è unito alla compagni di Maniamuni in Scena. Nicola Savino, storica voce di Radio Deejay e conduttore di “Quelli che il calcio” su Rai2, si è messo volentieri in gioco, sfruttando le sue origini calabresi, ma anche facendosi coinvolgere in quel clima di gioiosa “ciutia” che contraddistingue ogni rappresentazione. Nenache a dirlo, anche la tappa milanese dello spettacolo, ribattezzato per l’occasione “Milaniamuni in Scena”, è stat un successo con un tetro gremito che ha riso tanto e si è anche commosso in uno dei mometi topici della serata, quando viene recitata la poesia “Disabile sei Tu” una lucida riflessione sul mondo dei portatori d’handicap, e sulla cecità dei “cosidetti” normodotati. Visibilmente emozionato al termine dello spettacolo, Sergio Crocco ha commentato con queste parole, la meraviglia di una magia che si ripete ogni qualvolta si mette in moto questa meravigliosa macchina da guerra.
“Le ciutiate che scrivo sono le “migliori del mondo”. Lo sono perche’ vengono recitate dalle persone migliori del mondo. Sarei uno scribacchino senza scena se non ci fosse la medesima ciutia di tanti cosentini che salgono su un palco e sfidano le leggi del teatro. GRAZIE, a chi mi soppporta e a chi, ancora una volta ieri, ha dato fiducia ai miei versi e, soprattutto, ai progetti della Terra di Piero.”
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