Segnala una notizia

Hai assistito a un fatto rilevante?
Inviaci il tuo contributo.

Richiedi info
Contattaci

Cosenza ‘perde’ i buoni-libro, colpite 2.400 famiglie

Archivio Storico News

Cosenza ‘perde’ i buoni-libro, colpite 2.400 famiglie

Pubblicato

il

COSENZA – Sforbiciata funesta sull’istruzione. Quella obbligatoria, quella dei bambini, quella garantita dalla Costituzione.

Si abbattono anche su Cosenza gli effetti dei tagli effettuati dal MIUR. Una scelta che si ripercuote sulle famiglie più deboli, già messe spalle al muro da una crisi che in Calabria sembra essere più drammatica che altrove. L’assessore alla Cultura del Comune di Cosenza Geppino De Rose, lancia l”allarme buoni-libro’ in città e scrive al Ministro dell’Istruzione. “E’ inaccettabile – scrive De Rose – per le famiglie cosentine e per l’Amministrazione comunale che le rappresenta il taglio operato dal Ministero per l’Istruzione alla fornitura gratuita o semi gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole di Cosenza”. Palazzo dei Bruzi aveva già protestato all’annuncio del provvedimento, lo scorso mese di agosto, attraverso dichiarazioni del sindaco Mario Occhiuto e dell’assessore alla Scuola Geppino De Rose. Quest’ultimo, attaccando la politica della spending review in quanto “dissennato attacco a scuola, cultura e sanità”,  si era anche dichiarato pronto a fornire a proprie spese agli alunni bisognosi copie fotostatiche dei libri e ad autodenunciarsi per violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale. E’ lo stesso assessore De Rose ad intervenire oggi con una lettera ufficiale alla Ministra Maria Chiara Carrozza, alla quale illustra la insostenibilità di una decurtazione di ben il 56%,  come risulta dal piano di riparto dei fondi della Regione Calabria, per cui al Comune di Cosenza sono destinati 195.157,92 euro a fronte dei 443.435,46 dello scorso anno. “Un taglio – fa presente De Rose – dalle dimensioni finanziarie assolutamente inaccettabili che, sulla base delle nostre stime, mette a repentaglio il diritto allo studio di bambini afferenti a circa 2.400 nuclei familiari cittadini con redditi netti corrispondenti ad un valore ISEE pari ad euro 10.632 annui. La invitiamo – prosegue l’assessore- a verificare la percorribilità di una riconsiderazione del taglio operato, per non mortificare ulteriormente il diritto allo studio dei ceti meno abbienti della nostra città e le aspettative di un territorio già alle prese con gravi situazioni di emarginazione e di disagio sociale ed economico. Si tratterebbe di un colpo mortale ai tessuti sociali più deboli della nostra città con conseguenze drammatiche sui trend di dispersione scolastica. Confidiamo nella Sua sensibilità di ricercatrice”. L’assessore De Rose, in caso di mancanza di segnali positivi, non esclude di riprendere l’idea iniziale di dare vita ad azioni clamorose.

Pubblicità
Pubblicità .

Categorie

Social

quicosenza

GRATIS
VISUALIZZA