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Vigili del Fuoco: da Cosenza a Paola sedi vecchie e precarie. Anche la nuova di Rende presenta criticità

Caserme e sedi vigili del fuoco Cosenza e provincia

COSENZA – Il Coordinamento Regionale e Provinciale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, poco prima di Pasqua ha proclamato lo stato di agitazione nei confronti del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Cosenza. Una vertenza che acuisce nuovamente una situazione che si trascina dallo scorso anno e che evidenzia la mancanza delle corrette relazioni sindacali da parte del Comandante Provinciale e “non attenendosi in modo palese a quanto sottoscritto nel verbale di raffreddamento“. Diversi i nodi evidenziati dall’organizzazione sindacale nel proclamare lo sciopero, comprese azioni vessatorie nei riguardi del personale, la regolamentazione delle apertura porte, il divieto di accesso all’interno del distaccamento personale non del CNVVF, la richiesta del certificato di malattia cartaceo escludendo la “PEC come strumento certificato con validità giuridica”.

La FP Cgil evidenzia poi la precarietà in cui versano le sedi, a partire da quella di Cosenza, mentre anche quella nuova di Rende presenterebbe diverse criticità con addirittura infiltrazioni di acqua.

“Purtroppo – si legge nella nota – le sedi di servizio del Comando di Cosenza risultano essere in una situazione molto precaria partendo dalla sede centrale che presenta l’ultimo piano completamente inagibile, alle sedi periferiche, nello specifico vogliamo segnalare alcuni distaccamenti come la sede di Rende anche essendo di nuovo manifattura presenta problemi di infiltrazioni di acqua piovana, perdite nell’impianto di riscaldamento spesso fuori servizio (termosifoni), impianto di climatizzazione spesso fuori servizio; manca ancora una linea telefonica fissa si utilizza una linea cellulare per le comunicazioni di servizio, manca un idoneo sistema di intercomunicazione per allertare il personale in caso di uscita, tutto questo, in una sede ripetiamo di nuova manifattura”.

Paola ha una sede che risale agli anni ’40 e presenta anch’essa molte criticità: bagni guasti chiusi da anni al piano terra, i bagni al piano superiore, dove vi sono le camerate, sono a dir poco fatiscenti in quanto emanano odore nauseabondi. Inoltre sia la sede centrale, la sede di Paola e quella di Castrovillari non rispondono ai requisiti antisismici. Aspettiamo da anni che venga costruita la nuova caserma ma a tutt’oggi il personale vive in situazione poco gradevoli. Pertanto ci sembra al quanto strano che il dirigente non abbia assunto le iniziative necessarie per la risoluzione delle gravi problematiche, che non si risolvono paventando soluzioni di costruzioni che al momento e gli anni a venire non si vedono all’orizzonte”.

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