COSENZA – Una differenza economica rilevante e una proposta per recuperare risorse pubbliche: il presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata, ha annunciato l’avvio di un’iniziativa esplorativa rivolta ai Comuni della provincia di Cosenza per il recupero di circa 33 milioni di euro che, secondo verifiche effettuate, sarebbero stati versati in eccesso alla società Calabra Maceri per il trattamento dei rifiuti.
La questione riguarda il periodo luglio 2020 – giugno 2023, durante il quale, secondo l’autorità d’ambito ATO Cosenza, ai Comuni sarebbe stata applicata una tariffa riferita allo smaltimento in impianti extra-regionali, nonostante la disponibilità dell’impianto di San Giovanni in Fiore, che avrebbe consentito un significativo abbattimento dei costi. Con l’approvazione del nuovo Piano Economico Finanziario da parte del commissario Bruno Gualtieri, redatto dal Consorzio stesso, è emerso che nel 2022 si è passati da un costo di 321 euro a tonnellata a circa 155 euro a tonnellata, evitando anche il trasferimento degli scarti fuori regione.
“Le verifiche condotte dal commissario Gualtieri – spiega Granata – confermano quanto da me sostenuto sin dal 2022: i Comuni hanno pagato oltre 33 milioni di euro in più rispetto a quanto dovuto. Ora serve un’azione collettiva per recuperare queste somme”.
Una nota esplorativa ai Comuni consorziati
A tal fine, il Consorzio Valle Crati invierà nei prossimi giorni una nota esplorativa a tutti i Comuni consorziati, proponendo un’iniziativa condivisa per avviare un’azione di recupero crediti nei confronti di Calabra Maceri. “L’obiettivo – prosegue Granata – è tutelare gli interessi economici degli enti locali e, di riflesso, dei cittadini, colpiti da tariffe più elevate”.
Il Consorzio si dice inoltre disponibile ad estendere il servizio di supporto anche ai Comuni non aderenti, nel caso in cui dovessero manifestare interesse, attraverso la stipula di apposite convenzioni nel rispetto dei principi di equità e collaborazione istituzionale. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di razionalizzazione della spesa pubblica e trasparenza nella gestione dei servizi ambientali, in un settore, quello dei rifiuti, da tempo al centro di attenzione per la sua complessità e impatto sui bilanci comunali.

