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Tragico incidente su un cantiere dell’A2 nel Cosentino: due indagati per la morte di Salvatore Cugnetto, oggi i funerali

Viadotto-Friddizza-salvatore cugnetto

COSENZA – Si terranno oggi alle 16.30 nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Lamezia Terme, i funerali di Salvatore Cugnetto, scomparso tragicamente il 29 maggio scorso a seguito di un incidente sul lavoro sul viadotto Friddizza. La Procura della Repubblica di Cosenza ha iscritto nel registro degli indagati due amministratori della Pontedil S.r.l., l’azienda esecutrice dei lavori di risanamento strutturale e adeguamento sismico sul viadotto Friddizza, dell’Autostrada A2 del Mediterraneo, nel territorio di Dipignano, alle porte di Cosenza. L’accusa è di omicidio colposo.

Salvatore Cugnetto, originario del Lametino, ha perso la vita mentre stava lavorando, durante alcune operazioni di idrodemolizione su uno dei piloni dell’infrastruttura. Sarebbe stato colpito al torace da una lancia ad alta pressione, sganciatasi improvvisamente mentre eseguiva lavori di rimozione del calcestruzzo deteriorato. L’impatto è stato fatale, nonostante il pronto intervento dei colleghi e dei sanitari del 118. L’operaio avrebbe compiuto 55 anni il 3 agosto prossimo.

L’inchiesta punta ad accertare eventuali anomalie meccaniche o errori procedurali. È stata disposta una perizia tecnica sulla lancia idrodinamica utilizzata da Cugnetto per verificare se il malfunzionamento possa essere legato a un difetto del macchinario, ad un errore umano o a carenze nella manutenzione e nella sicurezza del cantiere. Sotto osservazione anche la formazione del personale, i manuali d’uso forniti, le istruzioni operative e le eventuali negligenze organizzative. Gli inquirenti vogliono capire se le norme sulla sicurezza siano state rispettate e se il drammatico incidente si potesse evitare.

Salvatore Cugnetto

Era un uomo, un padre, un lavoratore esperto e stimato dai colleghi. Aveva dedicato gran parte della sua vita ai cantieri e ai lavori pubblici, sempre con responsabilità e dedizione. Il 29 maggio era uscito di casa per lavorare, come ogni giorno, e non è più tornato. Una morte assurda, inaccettabile, che richiama con forza la necessità di azioni concrete per la sicurezza sul lavoro.

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