TORANO CASTELLO (CS) – A distanza di alcuni mesi torna a far sentire la propria voce sulla gestione politica ed amministrativa del Comune di Torano Castello, l’avvocato Saverio De Bartolo, candidato alle ultime elezioni nella lista dell’attuale Sindaco Lucio Franco Raimondo e successivamente fuoriuscito dalla compagine di maggioranza per contrasti politici con il primo cittadino. Il tono stavolta è insolitamente cupo: “sono molto preoccupato – dichiara De Bartolo – per la situazione del Comune di Torano Castello perché al di là delle critiche politiche che da più parti si levano in ordine alla piuttosto “singolare” gestione del Comune da parte del sindaco Raimondo, oramai da tutti bollata come fallimentare e opaca, circolano con una certa insistenza notizie non proprio edificanti su fatti che, qualora veritieri, costituirebbero una gravissima mancanza di trasparenza ma soprattutto di rispetto politico nei confronti di tutti i Toranesi, specie nei riguardi di coloro che hanno accordato fiducia a questa maggioranza”.
“In particolare – prosegue l’avvocato De Bartolo – da diverso tempo riferiscono di provvedimenti a carattere penale notificati nei confronti del Raimondo, per fatti commessi in qualità di sindaco di Torano Castello e che avrebbero dato origine a processi penali a suo carico ed ancora in corso. Disconosco nel modo più assoluto se queste notizie siano provviste di fondamento o, viceversa, se ne siano destituite, trovo tuttavia politicamente inaccettabile che da parte del Raimondo, visto il loro perdurare, non sia stata pronunciata una sola parola al riguardo! Ricordo perfettamente, infatti, le vibranti accuse e le pesantissime censure mosse dal Raimondo nei confronti delle precedenti amministrazioni comunali per la scarsa comunicazione con i cittadini e per la gestione non proprio trasparente di alcuni affari e quindi, alla luce di questo assordante silenzio, credo sia arrivato finalmente il momento che il Raimondo faccia definitivamente chiarezza e sia veramente e totalmente trasparente nei confronti dei Toranesi”.
“Se si trattasse di fatti a carattere personale, ovviamente non ci sarebbe nulla da dichiarare e chiarire, ma vertendo tali voci su sue presunte responsabilità penali in qualità di sindaco, credo, non solo io, ma anche ogni singolo Toranese, di avere le carte in regola per richiedere innanzitutto di sapere se tali voci corrispondono al vero e poi di conoscere i fatti, i provvedimenti e la loro data, se sull’Amministrazione comunale di Torano Castello pendono o no processi penali, ma soprattutto per quale motivo il Sindaco avrebbe taciuto tutto questo fino ad oggi! Ciò oltre a costituire un preciso impegno preso pubblicamente dal Raimondo stesso durante l’ultima campagna elettorale, costituisce un preciso diritto politico di ogni cittadino di Torano”.
“Per obbiettività ed onestà intellettuale devo parimenti osservare che, per quella che è la mia personale conoscenza del Raimondo, trovo assai difficile immaginare sue responsabilità penali relative alla gestione della macchina comunale, ma il dato politico della vicenda è tuttavia un altro e risponde alla domanda: “Perché il sindaco tace? Perchè non si ritiene in dovere di informare i cittadini su questi fatti per dire se sono o no solo calunnie”.
“Non nutro nessun dubbio che, qualora realmente sussistenti, il sindaco riuscirà a dimostrare l’infondatezza e la sua totale estraneità ai fatti, ma il problema politico resta ed è assai grave e, se reale, richiede chiarimenti. La legalità, la chiarezza, la trasparenza, sono concetti politici alti e assai nobili, caratterizzati però da un elemento specifico ovvero la loro “assolutezza”, la quale rende impossibile riempirsene la bocca durante le campagne elettorali, salvo poi praticarli a giorni alterni quando ci riguardano, pena la perdita istantanea di ogni credibilità politica, specie di quelle già traballanti”.

