DIPIGNANO (CS) – Una lettera indirizzata al ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo per portare alla sua attenzione “l’annoso problema dei cosiddetti tirocinanti, figure che solo in Calabria contano circa 4.500 unità“. “Sono un consigliere comunale di un piccolo comune calabrese che tutti i giorni vive la realtà del proprio territorio e dei propri concittadini, e quello che voglio portare oggi alla sua attenzione è il problema dei circa 4.500 tirocinanti calabresi. Padri di famiglia da troppi anni lasciati nel limbo del precariato, lavoratori che non godono di nessun diritto contributivo e con salari da fame che vengono, oltretutto, corrisposti ogni tre mesi”.
“Parliamo di lavoratori -scrive Antonio Giaccari – che nonostante la precarietà contrattuale, svolgono la loro opera nei nostri enti. Opera senza la quale i nostri comuni non riuscirebbero a garantire i servizi ai cittadini, considerando anche la cronica mancanza di personale, che la maggior parte dei Municipi del Sud Italia lamentano”.
Nella lettera il consigliere di Dipignano chiede al ministro e al governo “un intervento lungimirante, al fine di poter stabilizzare, (almeno con contratti part- time) questi lavoratori, permettendomi di suggerire con la massima umiltà, di usare i fondi decurtati al reddito di cittadinanza. La soluzione espressa, troverebbe la convergenza dei punti principali per i quali era stata ideata la misura di emergenza sociale e verrebbero corrisposti i bisogni di entrambe le parti. I comuni avrebbero le risorse umane necessarie al territorio e i lavoratori godrebbero di stabilità contrattuale. Spero che questa proposta venga presa in considerazione e si trovi al più presto una soluzione al problema, garantendo così allo stesso tempo servizi migliori ai cittadini e dignità ai tirocinanti e alle loro famiglie”.
