MILANO – Silvio Berlusconi è morto questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano. Lo hanno riferito fonti vicine alla famiglia. Le condizioni di salute del leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset, dopo una notte che sembrava tranquilla, si sono improvvisamente aggravate.
In ospedale questa mattina erano accorsi il fratello Paolo e i figli Eleonora, Maria, Barbara e Pier Silvio mentre la fidanzata Silvia Fascina si trovava già accanto a lui. Silvio Berlusconi aveva 86 anni. L’ex premier era entrato nella struttura venerdì scorso (dopo un primo lungo ricovero durato 45 giorni) per essere sottoposto ad “accertamenti programmati” legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffriva da tempo. La notizia della sua morte ha fatto velocemente il giro di tutto il mondo. «Uno dei più grandi di sempre, in tutti i campi, da tutti i punti di vista, senza eguali. Ma soprattutto oggi perdo un grande amico» sono le prime parole di Matteo Salvini alla notizia della morte.
Silvio Berlusconi, la sua storia legata all’Italia
Con la morte di Silvio Berlusconi scompare una figura che ha innegabilmente segnato un’epoca per il nostro Paese a livello imprenditoriale, sportivo, sociale e politico. Quattro volte Presidente del Consiglio con lui se ne va un pezzo della storia italiana. Era conosciuto anche come il Cavaliere, avendo ricevuto nel 1977 l’ordine al merito del lavoro, al quale ha rinunciato a seguito di una condanna penale nel 2014. Dopo aver iniziato la sua attività imprenditoriale nel campo dell’edilizia, nel 1975 ha costituito la società finanziaria Fininvest e nel 1993 la società di produzione multimediale Mediaset, nelle quali convergono altre società come Arnoldo Mondadori Editore e Silvio Berlusconi Communications, rimanendo figura simbolo della sua famiglia.
La fondazione di Forza Italia e la “discesa in campo”
Nell’ottobre 1993 entrò in politica e nel gennaio 1994 fondò Forza Italia, partito politico di centro-destra .“L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà”. Queste le prime parole di Silvio Berlusconi nel suo celebre discorso del 1994 in Tv quando annunciò la sua “discesa in campo”. Un trionfo di Forza Italia e le elezioni lo catapulteranno direttamente a Palazzo Chigi.
Le sue politiche hanno segnato la vita pubblica italiana dalla metà degli anni novanta in poi con un atteggiamento tipico che è stato definito berlusconismo, ampiamente sostenuto dai suoi seguaci politici e dai suoi elettori, entrando fortemente anche nella cultura di massa e nell’immaginario collettivo italiano ed estero, ma suscitando anche un duro antiberlusconismo da parte degli oppositori, che ne hanno più volte sottolineato il conflitto di interessi, accusandolo di emanazione di leggi ad personam.
I successi con il Milan
La sua figura sarà legata per sempre anche al calcio e al Milan. Nonostante in precedenza avesse espresso interesse ad acquistare l’Inter il 20 febbraio 1986 Berlusconi divenne proprietario del Milan, club calcistico di cui è stato presidente dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017. Durante il periodo in cui Berlusconi deteneva la maggioranza azionaria, il Milan ha vinto 8 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 UEFA Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA, per un totale di 29 trofei ufficiali in 31 anni.
Con un fatturato delle società controllate o fortemente partecipate superiore ai 5 miliardi di euro e circa 20mila dipendenti totali, il gruppo che fa riferimento alla Fininvest fondata da Silvio Berlusconi è una delle maggiori realtà imprenditoriali italiane e si pone tra i protagonisti internazionali della comunicazione, dell’intrattenimento e della finanza. La galassia di Berlusconi, già prima dell’ingresso in politica del Cavaliere, aveva il suo cuore in Fininvest, controllata con un sistema di 7 holding di cui quattro sono riconducibili a Silvio Berlusconi con una quota complessiva del 61,21%.
«Un grande, enorme dolore. Lascia un vuoto enorme perché è stato un grande. È finita un’epoca, si chiude un’era. Gli ho voluto molto bene. Addio Silvio». Lo scrive il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito alla morte di Silvio Berlusconi.
“Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese”
«Silvio Berlusconi ha fatto la storia in questo Paese. Tanti lo hanno amato, tanti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva, televisiva è stato senza precedenti. Oggi l’Italia piange insieme alla famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti quelli che gli hanno voluto bene il mio abbraccio più affettuoso e più sincero. In queste ore porto con me i ricordi dei nostri incontri, dei tanti consigli, dei nostri accordi, dei nostri scontri. Ma soprattutto di una telefonata in cui Silvio, non il Presidente, mi ha fatto scendere una lacrima parlando della mamma. Ci mancherai Pres, che la terra ti sia lieve». Così Matteo Renzi su Facebook.
