SAN FERDINANDO (CS) – L’auto di Andrea Agostinelli era parcheggiata nei pressi della sua abitazione a San Ferdinando. Il fatto è stato scoperto venerdì scorso, quando il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio stava per partire per Crotone per l’inaugurazione del porto vecchio. Il danno, un graffio sul cofano della vettura, è stato provocato con un oggetto appuntito. A scoprire il danneggiamento è stato lo stesso Agostinelli, che ha presentato una denuncia ai carabinieri. I militari hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili. I carabinieri, tra l’altro, hanno acquisito le immagini riprese dalle telecamere del sistema di videosorveglianza installato nella zona. Agostinelli, che si é detto “sereno“, ha anche avuto un colloquio su quanto è accaduto col prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro
Per le sigle sindacali Uil Calabria e Uiltrasporti Calabria si tratta di un atto intimidatorio che condannano con fermezza esprimendo piena solidarietà: “il danneggiamento della sua automobile personale, avvenuto nei pressi della sua abitazione a San Ferdinando, rappresenta un gesto gravissimo che colpisce non solo la sua persona, ma l’intera comunità istituzionale, il sistema portuale calabrese e tutti coloro che lavorano con onestà per lo sviluppo del territorio”.
La senatrice Minasi “grave atto intimidatorio. La legalità non arretra”
“Esprimo la mia più ferma condanna per il grave atto intimidatorio perpetrato ai danni del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale della Calabria, Andrea Agostinelli”. Così la senatrice della Lega Tilde Minasi, membro della Commissione parlamentare Antimafia, esprimendo piena solidarietà al presidente Agostinelli e vicinanza alle istituzioni portuali della regione. “Il danneggiamento della sua automobile personale, avvenuto nei pressi della sua abitazione a San Ferdinando, rappresenta un gesto vile e inaccettabile, che colpisce non solo la persona, ma anche l’Istituzione che egli rappresenta e l’intero sistema portuale calabrese”.
“Atti del genere rappresentano un segnale preoccupante – prosegue Minasi – che richiama tutti noi, a vario titolo, al dovere di mantenere alta l’attenzione su ogni forma di pressione o intimidazione. È fondamentale che le Istituzioni diano una risposta chiara e unitaria, riaffermando i valori della legalità e della presenza dello Stato in ogni contesto territoriale. La lotta alla criminalità organizzata e l’affermazione di questi valori devono restare una priorità assoluta, soprattutto in territori come la Calabria. In qualità di membro della Commissione Antimafia – aggiunge la Senatrice – rinnovo il mio sostegno a tutte le Autorità impegnate nell’accertamento dei fatti e nella tutela di chi ricopre ruoli pubblici. Non possiamo e non dobbiamo sottovalutare episodi che minano la serenità e l’equilibrio istituzionale di realtà già complesse. Ribadisco, inoltre, la mia piena fiducia nelle Forze dell’Ordine e nella Magistratura e sono certa che faranno luce su quanto accaduto, individuando al più presto i responsabili. Non ci faremo intimidire – conclude – Chi ha scelto di stare dalla parte dello Stato e della legalità, non arretra”.
