SAN NICOLA ARCELLA (CS) – Per due giorni San Nicola Arcella ha ospitato il festival calabrese dedicato al Folk Horror, che anche quest’anno ha stregato giovani e curiosi da tutto il Sud Italia. Il centro storico si è trasformato in un universo parallelo, popolato da vampiri, zombie, streghe e creature oscure, in omaggio alla figura di Marion F. Crawford, scrittore simbolo del genere horror gotico, legato indissolubilmente alla Torre Normanna del paese.
Un format innovativo che conquista i giovani
Ideato da Michele Capalbo e Angelo Napolitano, con il supporto di Ferdinando Pagliarulo e Oscar Capalbo, il festival ha saputo mescolare tradizione e innovazione, cultura e intrattenimento, riuscendo ancora una volta a coinvolgere attivamente centinaia di ragazzi in un’esperienza multisensoriale unica nel suo genere.
L’edizione di quest’anno ha visto protagonista il racconto di Crawford “La cuccetta superiore”, reso vivo attraverso performance artistiche, laboratori e una mostra interattiva firmata dalla giovane fumettista “Granita”. Quest’ultima ha trasformato le vie del borgo in una galleria a cielo aperto, accompagnando i visitatori in un viaggio tra realtà aumentata, narrazione visiva e suggestioni horror ispirate a Nosferatu.
Vampiri, realtà aumentata e cacce al tesoro: il Folk Horror si fa gioco
Tra i momenti clou, l’attesissima caccia al tesoro nel paese dei vampiri, con squadre armate di mappe, ticket e tanto coraggio. L’obiettivo? Spezzare la maledizione del Lupo Mannaro, ricomponendo un antico incantesimo tra enigmi, laboratori e incontri ravvicinati con cosplayer e rievocatori dell’oscuro. Non è mancato lo spazio per la tecnologia: dai laboratori di realtà aumentata sulla figura della vampira Cristina, alla caccia digitale con QrCode ispirati a Twilight, fino all’escape room dedicata a Intervista col vampiro di Anne Rice, l’esperienza ha saputo mescolare horror classico e cultura pop in chiave smart.
Cultura e territorio: il Folk Horror fa bene alla Calabria
Il festival è stato patrocinato dal Comune di San Nicola Arcella e ha visto la partecipazione attiva della Fondazione ITS Academy Elaia Calabria, con gli studenti del corso in Destination Management protagonisti dell’organizzazione. A cofinanziare l’evento, ARCA Associazione con il progetto “Riviera dei Cedri – Porta della Calabria”, parte del PSR Calabria 2014-2020, promosso dal Gal Riviera dei Cedri nell’ambito dell’iniziativa “Pal Etrog – Economia e Turismo Rurale”.
“Crawford in Riviera dei Cedri è molto più di un festival: è un modo nuovo e originale per valorizzare il patrimonio culturale e immateriale della nostra terra, creando al contempo occasioni di crescita, formazione e attrazione turistica”, hanno dichiarato gli organizzatori.
Verso l’edizione 2026: tra incubi, miti e nuove esperienze immersive
Con il successo di quest’anno, Crawford in Riviera dei Cedri si conferma come uno degli eventi più attesi e originali del panorama culturale calabrese. La combinazione di letteratura, folklore, tecnologia e partecipazione attiva promette nuove, inquietanti meraviglie per l’edizione 2026.
