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Reparto Prevenzione crimine Rende, Alessi (Sap): «un errore la sua chiusura»

CETRARO – Nei giorni scorsi istituzioni locali, regionali e religiose si sono ritrovate a Cetraro, per discutere sul piano di razionalizzazione dei reparti di prevenzione crimine, previsto da un piano ministeriale nazionale. Dal dibattito è emersa la preoccupazione per la situazione calabrese perché gli attuali tre presidi con il piano di ridimensionamento verranno accorpati in un unico solo ufficio.

In modo particolare preoccupa la chiusura di quello ubicato a Rende, con 42 operatori specializzati che operano nella provincia che con i suoi 150 comuni, è una delle più estese del Paese. Tra i vari interventi, registratisi nel corso dell’incontro quello della consigliera regionale di Forza Italia, Katya Gentile che ha annunciato di avere sottoposto la questione alla deputata della Lega, Simona Loizzo, parlamentare della provincia di Cosenza, per fare chiarezza e chiedere chiarimenti al Ministro Piantedosi, attraverso un’interrogazione parlamentare già depositata.

La consigliera regionale di Forza Italia si è detta certa che l’interesse nazionale nella lotta alle mafie non possa non tener conto di quanto accade in Calabria, dove in territori sensibili come quelli calabresi, i presidi di legalità dello Stato dovrebbero essere rafforzati, non smantellati in nome di qualche risparmio, anche poco realistico. Mentre il vice segretario nazionale Nazionale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP), Michele Alessi, ha spiegato che il il Sap avvierà una serie di iniziative presso il ministro dell’interno fino al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per scongiurare la chiusura del presidio del reparto di prevenzione crimine di Rende.

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