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Rende tra sporcizia e abbandono, l’ex sindaco Manna attacca Principe «basta scaricabarile»

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RENDE – Duro affondo dell’ex sindaco Marcello Manna che dai social lancia un attacco diretto al suo successore, Sandro Principe. Il motivo è legato alle recenti dichiarazioni dell’attuale primo cittadino, secondo cui la città sarebbe vittima di “dieci anni di abbandono”. Una narrazione che Manna definisce “sport preferito” del sindaco: lo scaricabarile temporale. Con toni ironici e pungenti, l’ex primo cittadino smonta la retorica del degrado ereditato: “Dieci anni! Come se i rifiuti avessero fatto un patto di non accumulo fino al decennale, e l’erba avesse firmato un contratto per crescere solo in anniversari tondi”, scrive nel post.

Manna riconosce le difficoltà attuali dell’amministrazione, ma le attribuisce a una gestione presente poco efficace più che a presunti “dissesti” del passato: “La città è sporca, trascurata e indecorosa non perché il passato ha deciso di vendicarsi, ma perché il presente è in ferie”. E non isparmia critiche nemmeno all’atteggiamento avuto da Principe durante gli anni in opposizione: “dispensava critiche come caramelle a Halloween, ignorando che nel frattempo la città cresceva. Spoiler: con più cittadini arrivano più bisogni. Chi l’avrebbe mai detto?”.

“Il tempo delle scuse è finito”

Secondo Marcello Manna, oggi Sandro Principe si trova a confrontarsi con la complessità del governo reale: personale ridotto, Comune depotenziato e criticità quotidiane. Ma l’ironia resta tagliente anche davanti alle risposte istituzionali: “Tranquilli, abbiamo le guardie campestri in giacca e cravatta: almeno l’estetica è salva”.

“I cittadini non vogliono favole revisioniste, ma risultati” scrive Manna concludendo con un monito: “il vero compito di un sindaco non è fare l’archeologo del dissesto, ma l’ingegnere del presente. E magari, se avanza tempo, anche del futuro”.

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