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Rende, lavoratori di Tech & Com senza stipendio da tre mesi. Scatta la protesta

RENDE (CS) – I lavoratori dell’azienda Tech & Com del sito di Rende proclamano lo stato d’agitazione.

“Il mancato pagamento degli stipendi relativi alle competenze dei mesi di giugno, luglio e agosto 2023 è diventato ormai insostenibile, considerato che sono per lo più dipendenti part-time al 50% con una retribuzione netta che si attesta intorno alle 750 €”. A scriverlo in una nota il segretario generale Slc Cgil Calabria Alberto Ligato e il coordinatore Slc Calabria – Area Nord, Mirko Ragusa.

Non è la prima volta che si verificano ritardi nei pagamenti ed i lavoratori hanno segnalato sempre prontamente all’azienda le loro enormi difficoltà. Inoltre, da circa un mese, i lavoratori sono sottoposti alla riduzione per Fondo di Integrazione Salariale (FIS) con percentuali intorno al 30% che aggraverà ulteriormente la già disastrosa condizione economica in cui si trovano questi lavoratori.

È importante sottolineare che, tra poco più di una settimana, andrà anche in maturazione il pagamento dello stipendio di settembre, – aggiungono i sindacalisti – aggravando ulteriormente una situazione già insostenibile per i lavoratori.

“E’ inaccettabile che aziende che lavorano per Enel o per Iren siano così spudorate nel non pagare le spettanze dei lavoratori per così tanto tempo, sia Enel che Iren dovrebbero fare maggiore attenzione a chi affidano le loro commesse, considerando che esiste una responsabilità solidale negli appalti”, ha dichiarato il segretario generale Slc Cgil Calabria, Alberto Ligato.

Per il coordinatore Slc Calabria – Area Nord -, Mirko Ragusa, “è fondamentale che l’azienda prenda al più presto le misure necessarie per risolvere questa situazione di estremo disagio e agitazione tra i propri dipendenti. Il mancato pagamento degli stipendi rappresenta una violazione dei loro diritti e delle norme contrattuali E per tanto – annuncia Ragusa – metteremo in campo tutte le azioni legali e di protesta necessarie, inoltre interesseremo le autorità competenti affinché intervengano per garantire il pagamento dei salari arretrati”.

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