COSENZA – Il Tribunale di Cosenza ha pronunciato, ai sensi dell’articolo 530 del codice di procedura penale, una sentenza di assoluzione nei confronti di S.F., pensionato classe 1943, difeso dall’ Avvocato Mario Alberelli del Foro di Cosenza.
L’incidente a Saporito
I fatti risalgono al pomeriggio del 9 gennaio 2023 a Saporito di Rende. Alla guida di una Lancia Y c’era il pensionato che si dirigeva verso la propria abitazione dopo aver preso parte ad una festa. Durante il percorso, all’altezza del Bar Italia, l’auto dell’80enne impattò contro una macchina della Polizia Municipale. Il vigile Urbano che si trovava nell’auto, si accorse dell’alito vinoso e dell’atteggiamento alterato dell’arzillo ottantenne.
In più, dopo l’incidente, l’anziano aveva intimato anche al vigile urbano il pagamento dei danni procurati alla propria autovettura. Il conducente dell’auto di servizio della Municipale aveva immediatamente contattato i Carabinieri di Castrolibero per gli accertamenti del caso. I Militari dell’Arma ricostruirono il sinistro in base ai rilievi stradali ed alle dichiarazioni delle parti. Venne verbalizzato che l’imputato “impattò” l’auto della Polizia Municipale. Il vigile urbano dichiarò anche che l’ottantenne lo aveva “aggredito” pretendendo il risarcimento dei danni per la sua Lancia Y .
Il sequestro dell’auto e la sospensione della patente
L’ anziano conducente, in preda ai fumi dell’alcool, inveiva ulteriormente contro l’agente: “… che tanto voi con la divisa avete sempre ragione” . Oltre ai militari di Castrolibero intervennero anche i carabinieri di Cosenza per l’accertamento del tasso alcolemico che diede esito positivo: l’uomo aveva riportato un tasso di 1,52 grammi per litro alla prima misurazione e di 1,47 grammi per litro alla seconda misurazione. Di conseguenza i carabinieri sequestrano l‘automobile per un mese e trasmisero gli atti alla Prefettura di Cosenza che, in via cautelare, dispose la sospensione per sei mesi della patente di guida dell’anziano guidatore per aver causato l’incidente stradale.
Il procedimento penale e l’assoluzione
Dalle indagini ne è scaturito un procedimento penale in cui l’avv. Mario Alberelli ha chiesto al Giudice Manuela Gallo di giudicare allo stato degli atti nelle forme del rito abbreviato, rinunciando così al’ istruttoria dibattimentale. Nel processo la Procura di Cosenza aveva chiesto la condanna dell’uomo a sei mesi di reclusione e 1500 euro di multa. Il Tribunale, invece, in considerazione della tenuità del fatto ed in totale accoglimento delle tesi difensive, ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti dell’80enne.
