COSENZA – “Siamo sconcertati! Sono ben quattro gli assessori della Giunta comunale di Cosenza che hanno scelto di candidarsi alle prossime elezioni regionali: Veronica Buffone, Francesco De Cicco, Pina Incarnato e Massimiliano Battaglia. Quattro amministratori che stanno palesemente utilizzando il ruolo istituzionale come trampolino di lancio per i loro individuali interessi politici!”. A dirlo in una nota i consiglieri comunali di Cosenza,
appartenenenti ai gruppi consiliari di minoranza: Francesco Caruso, Francesco Cito, Giuseppe D’Ippolito, Alfredo Dodaro, Francesco Luberto, Ivana Lucanto, Antonio Ruffolo, Francesco Spadafora, Michelangelo Spataro
“Questi sarebbero gli amministratori che ‘tengono tanto alla città’! Appena insediati, con Buffone e Incarnato alla prima consiliatura, si sono già guardati attorno in cerca di nuove opportunità politiche, dimostrando quanto poco radicato sia il loro attaccamento alla comunità cosentina”.
“Mire personali anziché il bene della città”
“È inaccettabile – proseguono i consiglieri comunali di Cosenza – che quattro componenti della Giunta comunale, con ruoli chiave, anziché concentrarsi sul benessere dei cittadini e sull’amministrazione della città, abbiano messo al primo posto le loro mire politiche personali. Mentre Cosenza affronta problemi seri che richiederebbero massima attenzione e dedizione, questi assessori pensano già al loro futuro politico individuale.
Del resto, anche il sindaco Franz Caruso ha dimostrato la stessa mentalità: aveva infatti mirato a presentarsi come candidato a governatore della Calabria, salvo poi doversi arrendere di fronte alla “realpolitik” vedendo naufragare il proprio sogno di gloria.
“Paralisi amministrativa e assenze ingiustificate”
“La situazione è ulteriormente aggravata dalla paralisi che ha colpito l’attività amministrativa a causa dell’indisponibilità di questi assessori perfino a essere ascoltati nelle commissioni consiliari, nonostante siano stati ripetutamente invitati. Un comportamento che dimostra totale mancanza di rispetto verso le istituzioni democratiche e verso il ruolo di controllo svolto dai consiglieri.
Questa paralisi segue, peraltro, a un’inerzia e a un immobilismo già cronici a prescindere dalle candidature alle Regionali, confermando come questa amministrazione sia caratterizzata da una sostanziale incapacità di governo anche nelle funzioni ordinarie”.
“Coerenza, dove sei?”
“Come si può pretendere serietà e dedizione da un’amministrazione i cui componenti guardano costantemente altrove? Come si può chiedere ai cittadini cosentini di avere fiducia in chi considera il proprio ruolo attuale solo come una tappa intermedia verso altri obiettivi politici?
Quello che emerge chiaramente – concludono – è il profilo di un’amministrazione di passaggio, dove i protagonisti non hanno mai davvero creduto nel progetto per la città, ma hanno utilizzato e utilizzano Palazzo dei Bruzi come palcoscenico per le proprie ambizioni personali. Un atteggiamento che tradisce la fiducia dei cittadini e che svilisce il ruolo stesso delle istituzioni locali. Ci auguriamo che questa evidente contraddizione apra gli occhi ai cittadini cosentini sulla reale natura di questa amministrazione e sulle sue vere priorità”.
