COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’avvocato Amalia Ferrari a seguito della sentenza del maxi processo Reset in merito alla posizione del suo assistito Massimo D’Ambrosio (condannato a 19 anni e 8 mesi).
“Nella qualità di difensore di Massimo D’Ambrosio nel processo Reset, al fine di rendere più chiara la sua posizione a seguito dell’emissione della sentenza, si deve precisare che il predetto è stato sottposto per diversi anni al processo per difendersi dalle imputazioni più gravi da parte della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro e si intende specificare che l’assoluzione riportata è inerente sia tutti i capi afferenti al voto di scambio politico-mafioso ma è stata riportata anche per altra vicenda che ha interessato l’assessore Vittorio Toscano, in cui si contestava che Massimo D’Ambrosio avesse agito con violenza e minaccia per il ritiro della querela nel processo penale 5421/16 RGNR”.
“In effetti, solo pochi giorni addietro, vi è da sottolineare che si è pronunciata anche la Corte di Cassazione che, rigettando in altro procedimento, ossia quello recante n. 5421/16 RGNR in cui era stato proposto ricorso alla Procura Generale di Catanzaro, ha stabilito definitivamente che non è stata perpetrata alcuna violenza o minaccia con metodo mafioso nei confronti del predetto assessore Toscano e, dopo la sentenza Reset emessa nel giudizio ordinario, è necessario evidenziare che si è aggiunto anche esito assolutorio per la condotta ascritta di violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale, per aver appiccato l’incendio della macchina di Vittorio Toscano, assolto anche dall’imputazione di aver indotto falsa testimonianza sempre a Toscano. E infine per l’imputazione di avere costretto Toscano a commettere un reato, mentre per il capo afferente la condotta di essere stato il mandante dell’incendio dell’auto dell’ex assessore nel 2016, è stata esclusa l’aggravante del metodo mafioso ed è stata dichiarata la prescrizione. Pertanto è stata chiarita – prosegue l’avvocato Amelia Ferrari – anche la vicenda inerente l’assessore Vittorio Toscano e si attenderanno le motivazioni per proporre in Appello alla condanna riportata nel giudizio di primo grado che, per il momento, ha già fortemente ridimensionato il ruolo di Massimo D’Ambrosio”.
“Si deve sottolineare anche che i figli dell’imputato, Emma D’Ambrosio e Aldro Andrea D’Ambrosio, difesi dall’avvocato Amelia Ferrari, sono stati assolti da ogni accusa loro mossa. In particolare la prima era imputata per favoreggiamento e il secondo, del reato di esercizio abusivo del credito, aggravato dal metodo mafioso. Tanto, è necessario, al fine di ricostruire con aderenza all’esito della sentenza, la vicenda che ha visto l’imputato rispondere di gravi condotte mentre la sentenza, ha ridimensionato le imputazioni mosse a D’Ambrosio e ai suoi figli; esito che è giusto riportare nelle sue interezze per spiegare la portata dell’esito assolutorio e per una corretta informazione e oggettività della notizia”.
