COSENZA – Gli step verso la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, sembrano correre sempre più veloci. È fissata per mercoledì, infatti, l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess. Si passerà poi alla fase di realizzazione. Lo ha fatto sapere nella giornata di oggi il sottosegretario di Stato al Mit Tullio Ferrante di Forza Italia che ha definito mercoledì come una “giornata storica per l’Italia”.
“L’avvio dei lavori per la madre di tutte le opere è ormai a un passo: costruiremo non solo un ponte tra Calabria e Sicilia ma tra l’Italia e l’Europa, – ha detto Ferrante – un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dei territori, voluta dal presidente Silvio Berlusconi, che guarda al futuro e mostra al mondo l’eccellenza ingegneristica tricolore. Sarà un grande giorno – ha concluso – per chi crede nel progresso, nella crescita e nella modernizzazione del nostro Paese”.
Come sarà il Ponte sullo Stretto di Messina
Il Mit come sarà strutturato il ponte: avrà una campata unica della lunghezza di oltre 3 chilometri e larghezza di oltre 60 metri, che ospiterà 6 corsie stradali e due binari ferroviari, all’altezza delle torri di quasi 400 metri. Il Ponte sarà aperto al traffico sia dei trani che delle auto, 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno, “garantendo – si legge nella nota del Ministero – un più efficiente, sicuro e moderno sistema di collegamento tra la Sicilia, la Calabria e il resto del continente, con una riduzione dei tempi di attraversamento fino ad un’ora per gli autoveicoli e fino a 2 ore per i treni”.
Di opera “un’opera grandiosa, concreta, che finalmente prende forma” parla il senatore Nino Germanà, commissario della Lega in Sicilia. Un segna tangibile di un’opera per la quale “per troppi anni ci hanno detto che era impossibile. – specifica Germanà – Noi dimostriamo che con coraggio e visione si può fare. A nome di tutta la Lega siciliana e di tutti quelli che ci hanno creduto e che ci credono, ringraziamo il ministro Salvini. Questo ponte non è solo acciaio e ingegneria: è sviluppo, lavoro, crescita. È la Sicilia che si rialza e guarda lontano”.
