ROMA – Il ponte “lo voglio fare e non mi interessano gli scontri”, dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepremier, Matteo Salvini, rispondendo, ospite a RaiRadiouno, rispondendo a chi gli chiede perchè ha abbassato i toni, dopo le prime reazioni allo stop della Corte dei Conti. Riguardo alla posizione di Luca Zaia, il ministro dei trasporti sottolinea “ha già smentito. D’altronde La Stampa, Repubblica… fanno titoli contro la Lega e contro Salvini da anni. Ognuno fa il suo mestiere. La domanda è: il ponte serve o non serve? Chiedete ai siciliani, ai calabresi, agli italiani, agli ingegneri italiani che sono fra i migliori al mondo e che fanno ponti ovunque”.
“Oggi ho letto sui giornali che fortunatamente la stragrande maggioranza delle persone normali, non dei politici… ho letto grandi architetti a favore del ponte come Fuksas, come Libeskind, le associazioni degli agricoltori, dei commercianti, degli imprenditori, dei camionisti, e l’amministratore di Enel, di Ferrovie dello Stato, Confindustria. Il ponte non serve a Salvini o a Zanchini“, risponde.
“Il ponte, dopo decenni di promesse mancate, unisce 5 milioni di italiani che vivono in Sicilia all’Italia e all’Europa“. “Lo vuole l’Europa. Ce lo chiedono gli agricoltori, gli ingegneri, gli amministratori… Ce lo chiedono tutti, non lo vogliono i Cinque Stelle”.
Ponte, “se non lo facesse Salvini sarebbero tutti a festeggiare”
Per gli elettori del Nord non è una priorità della Lega? “Il ponte serve agli italiani, serve ai leghisti, serve a quelli del Pd, serve a quelli dei Cinque Stelle”. “Se non lo facesse Salvini come ministro, il ponte, sarebbero tutti a festeggiare, a dire che è una grande opera, serve, finalmente, dopo un secolo. Purtroppo qualcuno di là lo ha ideologizzato, e quindi siccome lo fa Salvini… “.

