RENDE – Il consiglio comunale di Rende, ieri sera, ha approvato all’unanimità la realizzazione del Policlinico universitario all’Unical, nell’area di Arcavacata, il solo punto all’ordine del giorno della convocazione straordinaria: “l’approvazione dello schema di accordo tra il Commissario Delegato per l’edilizia sanitaria della Regione Calabria, l’Università della Calabria e il Comune di Rende per la realizzazione del nuovo ospedale dell’area Urbana”. Lo schema stabilice la collaborazione tra enti coinvolti per definire modalità operative, competenze e tempi di attuazione dell’opera.
Un momento che il sindaco di Rende, Sandro Principe, ha definito “storico”. Con l’approvazione della convenzione è arrivato il via libera alla costruzione, in contrada Ronchi, del nuovo ospedale di Cosenza. Un’ubicazione non a caso ma lungo i cubi dell’Unical che ospiteranno il corso di laurea in Medicina. “È del tutto naturale che con il corso di laurea di Medicina ad Arcavacata, la conseguenza sia la realizzazione del Policlinico. A questo risultato lavoriamo da decenni. Si realizza una piccola utopia, un sogno”, ha spiegato il primo cittadino ad inizio dei lavori.
Poi l’invito, da parte di Principe, a “non voler fare polemiche”, evidentemente rivolto a tutti coloro che sono contrari alla scelta fatta dalla Regione, di spostare la realizzazione del sito del nuovo ospedale hub della provincia di Cosenza da Vaglio Lise alla località di Arcavacata, dal sindaco di Cosenza, Franz Caruso, al Comitato “No Scippo”.
Policlinico all’Unical, il collegamento con l’A2
Il primo cittadino ha poi sottolineato che da parte dell’amministrazione comunale di Rende c’è l’impegno e la responsabilità di collegare il nuovo sito all’autostrada A2 del Mediterraneo e per la precisione allo svincolo di Settimo anticipando di aver avviato già una prima fase di progettazione, con l’impegno della Regione e del Governo a finanziare le infrastrutture. Principe ha rivelato di aver avuto un incontro con il ministro dei Trasporti Matteo Salvini che “si è impegnato a destinare una tranche di 42 milioni destinati agli enti locali, al collegamento della struttura anche tramite un ponte sul fiume Settimo”.
