COSENZA – La ‘Comabio‘, società romana che nel 2020, ha acquisito all’asta la struttura che ospitava un tempo l’istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello ha chiesto un risarcimento per un valore di 120 milioni di euro. La società infatti – secondo quanto riporta Gazzetta del Sud – ha citato in giudizio davanti al Tribunale di Cosenza, l’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano e anche l’ex sacerdote Alfredo Luberto. L’Istituto, infatti, avrebbe accumulato debiti milionari e la magistratura ora, è chiamata ad accertare eventuali responsabilità e stabilire un possibile risarcimento. La vicenda di cronaca legata alla struttura rivolta a disabili psichici nel 2007 culminò con l’arresto di don Alfredo Luberto, amministratore della struttura, accusato e condannato per aver distratto denaro per acquistare beni di lusso. Nel suo appartamento a Cosenza infatti, vennero trovati beni di ingente. Il tutto a scapito dei malati, ospiti della struttura.
‘Papa Giovanni XXIII’ a Serra d’Aiello, chiesto un risarcimento alla Diocesi da 120 milioni
