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Ospedali in affanno in estate, con le ferie mancano medici ed infermieri: «Situazione insostenibile»

Ospedale medici sanità cure

ROMA – Con l’avanzare dell’estate e l’arrivo delle ferie estive, molte concentrate nel mese di agosto, i reparti ospedalieri italiani si troveranno in affanno dovendo affrontare una situazione ancora più difficile di quella che si vive quotidianamente. A lanciare l’allarme sono i sindacati delle professioni sanitarie che parlano di “situazione insostenibile”.

Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, parla di un’ulteriore carenza di medici del 20%”, emergenza che si accompagna ad unaumento delle richieste da parte dei cittadini, complici le alte temperature che mettono a rischio soprattutto le fasce più fragili della popolazione”. Dello stesso parere è Antonio De Palma, presidente del sindacato infermieristico Nursing Up che si affianca alla denuncia dei medici sottolineando che la situazione è ancora più difficile “nelle località più gettonate”.

Poco personale, ferie negate e aumento delle richieste di assistenza

“Chi resta in corsia è costretto a fare i salti mortali per garantire il servizio, tra reparti accorpati e meno medici di guardia – spiega Di Silverio – ma i servizi restano aperti, a prezzo di enormi sacrifici”. La carenza di personale ha effetti concreti sull’accesso alle cure per i cittadini che oltre ai tagli effettuati negli ultimi 10 anni (35mila posti letto e almeno 10mila medici) si aggiungono le difficoltà dell’assenza del personale in ferie.

Acconto all’assenza dei medici, l’estate acuisce anche la carenza già cronica degli infermieri presenti nei reparti ospedalieri, pronto soccorso e assistenza domiciliare. “Con il personale ridotto per le ferie, i turni sono sempre più difficili da coprire. Questo va di pari passo a un picco di accessi, legato al maggior afflusso di turisti e ai colpi di calore” spiega Antonio De Palma. 

Attualmente, secondo la Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), nei soli ospedali pubblici mancano circa 70mila infermieri. A questa carenza strutturale si somma quella estiva. “Il 50% degli infermieri chiede ferie, ma nella maggior parte dei casi vengono negate – spiega De Palma – o concesse a scapito di chi resta in servizio, costretto a doppi turni o a straordinari quotidiani”.

Il quadro è lo stesso per i medici: molti rinunciano o posticipano le ferie per non appesantire ulteriormente la situazione spiega il sindacato che parla di oltre 5 milioni di giornate di ferie accumulate e mai fruite dai dirigenti medici, né recuperate economicamente. “Ferie sostanzialmente perse, che si traducono in un obbligo di fatto alla rinuncia”, denuncia Di Silverio.

Assistenza domiciliare maggiore e pronto soccorso sotto pressione

All’affanno dei reparti ospedalieri si aggiungono altre problematiche. “Cresce la richiesta di assistenza domiciliare per i malati cronici, perché molti caregiver partono” spiega De Palma e la pressione si riflette anche sui pronto soccorso che già in sofferenza si ritrovano a dover gestire gli accessi per problematiche dovute al caldo. Così il carico di lavoro cresce e le attese si allungano ulteriormente. Le regioni più in difficoltà di questi tempi sono Lombardia, Piemonte, Campania e Toscana.

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