ACRI (CS) – Il primo cittadino e l’amministrazione comunale hanno promosso una manifestazione pubblica per giovedì prossimo, 4 aprile, per difendere il diritto alla salute e soprattutto contro il dimensionamento dell’ospedale di Acri. La mobilitazione è prevista in piazza Sprovieri. La protesta è contro il il nuovo decreto del presidente Roberto Occhiuto che riorganizza la rete ospedaliera. Il primo cittadino si è detto pronto ad impugnare gli atti regionali in quanto, a suo dire, la riorganizzazione mortifica il territorio da lui amministrato e anche il dialogo instaurato con i vertici regionali non ha portato a nulla.
«Mentre l’Agenas annovera l’ospedale di Acri tra i migliori per la qualità dei servizi sanitari di medicina e l’Asp, registra le più alte performance tra gli ospedali di zona disagiata, la giunta regionale costringe l’amministrazione comunale a fare ricorso al Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e, certamente, a ricorrere contro l’approvazione definitiva del provvedimento fissato per il 15 aprile».
Secondo Capalbo, il nuovo decreto «ad Acri si tagliano posti letto, non si garantiscono i tre posti Obi, non si apre l’ambulatorio di Oncologia, non arriva l’anestesista ed il radiologo e non si garantiscono i servizi di medicina territoriale».

