COSENZA – «Ma quale reddito… Non venite qui a prendere in giro i calabresi. Non si può speculare sulla sofferenza delle persone». Così in un video sui social Roberto Occhiuto bolla come una “grande sola” la proposta dell’europarlamentare M5S Pasquale Tridico, candidato del campo largo di centrosinistra, di introdurre un reddito di dignità.
«Ma si può fare campagna elettorale in questo modo? – si domanda Occhiuto – si può fare campagna elettorale prendendo in giro i ragazzi e giovani speculando sul bisogno, sulla sofferenza e sulla disperazione di chi non ha un lavoro? Questi – spiega ancora Occhiuti riferendosi alla coalizione avversaria – in 10 giorni hanno cambiato versione 3 volte: hanno cominciato dicendo “faremo il reddito di cittadinanza”. Poi qualcuno gli ha detto “guarda che il reddito di cittadinanza non si può fare a livello regionale”. Allora hanno cambiato versione annunciando “faremo il reddito di dignità”. E ancora una volta qualcuno gli ha detto “non si può fare nemmeno il reddito di dignità a livello regionale”. E quindi giorni in dieci giorni hanno cambiato nuovamente versione proponendo una grandissima sola».
«Guardate quello che dice -, sottolinea Occhiuto lanciando un video dell’assessore al Bilancio della Regione Calabria, Marcello Minenna, per anni economista di riferimento del Movimento 5 Stelle. “Presidente le cose non stanno in questi termini, non è come dicono”, afferma Minenna. Da economista che ha anche lavorato peraltro con i 5 stelle, non ci sono fondi europei in Calabria in grado di sostenere questa misura di reddito che stanno presentando. Secondo me presidente devi dire ai calabresi come stanno le cose su questo tema».
«Pasquale! Anzi non mi rivolgo a te Pasquale, perché non sei stato in Calabria e non puoi sapere tutto quello che abbiamo fatto. Mi rivolgo ai calabresi dicendo che molte delle cose che loro propongono come cose che vorrebbero fare dopo le elezioni, noi le abbiamo già fatte» aggiunge Occhiuto mostra i bandi già attivi. «Molte delle cose che dall’altra parte propongono noi le abbiamo fatte da mesi con misure a sostegno dei giovani e delle partite IVA, sgravi fiscali alle aziende che assumono i giovani, con un contributo del 50% sul costo del lavoro, bandi con misure a favore dei precari. Bastano queste cose? Certo che non bastano, perchè c‘è moltissimo ancora da fare in Calabria per creare lavoro, perchè manca tantissimo lavoro, ma non bisogna credere alle baggianate che loro dicono. Perchè quello che dicono è solo una grade sola».

