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Nuovo ospedale Cosenza, Caruso «non si può iniziare il 2027, l’Annunziata sta scoppiando»

COSENZA – Il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, all’indomani della comunicazione arrivata dall’Inail rispetto al cronoprogramma dei lavori interviene sui tempi di realizzazione e i toni trionfalistici del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, interviene duramente sulla possibilità che i lavori inizino nel 2027. Facendo un passo indietro, è di pochi giorni fa, la nota dell’Inail che ha stanziato per la “Realizzazione del Nuovo Ospedale di Cosenza”, 349 milioni di euro e per la “Cittadella della Salute di Cosenza” 45 milioni.

Per Caruso però, non è l’Inail che deve occuparsi del cronoprogramma ma la Regione Calabria, vista la situazione di forte criticità in cui versa l’Annunziata di Cosenza: «l’inizio dell’iter concreto è il 2027 ma l’ospedale sta scoppiando. Dovremmo dire che parte domani non il 2027, e non sono d’accordo su questi tempi che non tengono neanche conto del nuovo Codice degli appalti. Le procedure – ha proseguito Caruso – sono diverse dal primo programma Inail che deve occuparsi di stanziare i fondi, ma il cronoprogramma deve farlo la Regione Calabria e deve immediatamente procedere con la Conferenza dei Servizi, già in ritardo di un anno, e con l’accordo quadro».

«La Regione deve dare i tempi e non l’Inail, perchè la Regione conosce le esigenze del territorio. Come responsabile della salute dei cittadini ritengo che non si possa iniziare nel 2027». 

Franz Caruso dunque, lancia la sfida al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e dice: “Costruiamolo in tre anni. Sono sufficienti per realizzare la grande infrastruttura ospedaliera che la comunità cosentina e calabrese aspettano già da troppo tempo. D’altronde, ci sono voluti 10 giorni per la costruzione del nuovo ospedale da 1000 posti letto a Whuan nel 2020 e 7 giorni per la costruzione del nuovo ospedale di Pechino nel 2003».

«Facciamolo insieme, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Città Capoluogo e tutti i Comuni del territorio provinciale mettendo da parte posizioni partitiche e quant’altro, pensando solo ed esclusivamente ai nostri concittadini che per curarsi non hanno luoghi adeguati, moderni e sicuri e che, soprattutto, sono stati illusi da anni di parole, rimaste tali, circa la costruzione del nuovo nosocomio».

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