COSENZA – L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL), in stretta collaborazione con la Regione Calabria, Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, sta conducendo un programma straordinario di controlli ambientali su tutto il territorio costiero e sui principali corpi idrici superficiali, con l’obiettivo prioritario di tutelare la salute dei cittadini e la qualità dell’ambiente naturale. Negli ultimi 28 giorni sono state effettuati oltre 100 campionamenti mirati su scarichi, foci di fiumi e torrenti: gli ultimi nello scorso fine settimana. Gli interventi sono stati coordinati con i Comuni e le autorità marittime.
I controlli anche dopo le segnalazioni dei cittadini
L’attività, fortemente intensificata nel periodo della balneazione, si sviluppa parallelamente al monitoraggio routinario dei punti di balneazione previsto dalla normativa nazionale, e riguarda decine di campionamenti straordinari sulle acque di mare, avviati su segnalazione diretta dei cittadini, anche attraverso il portale “Difendi Ambiente” e coinvolge tutte le potenziali fonti di pressione: scarichi, fiumi, torrenti e canaloni. “Tale approccio integrato consente di intervenire in modo tempestivo su criticità ambientali puntuali, non solo per verificarne l’estensione e la natura, ma anche per promuovere l’attivazione di misure correttive e strutturali da parte dei soggetti e degli enti responsabili.
Le criticità sul Tirreno Cosentino
Anomalie e schiume di colorazione anomala
In tutti i casi in cui sono state rilevate anomalie nei parametri microbiologici, come in specifici tratti di costa, scarichi o foci, ARPACAL ha prontamente trasmesso gli esiti analitici alle autorità competenti, tra cui Comuni e Capitaneria di Porto. Alle segnalazioni di casi di anomalie, per presenza di schiume e colorazioni anomale, seguono mirate indagini volte ad accertarne le cause. L’intera attività, fondata su basi scientifiche validate, rappresenta un impegno concreto per il miglioramento continuo della vigilanza ambientale ed il rafforzamento della trasparenza istituzionale, nella convinzione che la qualità dell’ambiente rappresenti un bene comune da tutelare con metodo e responsabilità partecipata anche dai cittadini.
Per quanto riguarda la campagna di monitoraggio della balneazione, è condotta da Arpacal lungo 670 km di costa della regione Calabria, su 649 tratti di costa monitorati tramite campionamenti stabiliti nel calendario concordato con Regione e Ministero della Salute e riguarda, come ogni stagione, una media di 3.800 campioni, analizzati nei laboratori accreditati dell’Arpacal. A questi si aggiungono le attività svolte per la sorveglianza per organismi potenzialmente tossici (alghe come Ostreopsis ovata), che ad oggi non ha registrato alcun superamento. I dati della balneazione e della sorveglianza ambientale delle acque di balneazione sono pubblicati sul sito istituzionale dell’agenzia e sono accessibili anche sul Portale delle Acque del Ministero della Salute.
La precisazione del Comune di Diamante: nuovi campionamenti il 26
«Si ritiene opportuno precisare alcuni aspetti riguardanti i dati sulla qualità delle acque marine di Diamante, al fine di garantire un’informazione corretta e completa ai lettori.
In particolare, si segnala che i valori di Escherichia coli (E. coli) riscontrati nei campioni prelevati nel territorio sono risultati superiori di circa 20 unità rispetto ai limiti previsti dalla normativa vigente per le acque di balneazione. Tuttavia, si evidenzia che tali valori possono essere considerati trascurabili se si tiene conto della stima dell’incertezza del metodo analitico utilizzato».
«Inoltre, si sottolinea che la presenza dell’indicatore E. coli nelle acque di balneazione rappresenta un segnale di inquinamento recente e non persistente, poiché questo batterio ha una resistenza limitata alla salinità e, di conseguenza, non sopravvive a lungo in ambiente marino. La presenza di E. coli nei campioni può derivare da contaminazioni di origine temporanea e non indica un inquinamento stabile o significativo delle acque. A conferma di quanto affermato, i valori di Conta Enterococchi, considerati indicatori più affidabili di contaminazione fecale a lungo termine nelle acque di balneazione, sono risultati ampiamente inferiori a 100 UFC/100 ml, parametro che rientra nei limiti di legge e testimonia le condizioni di buona qualità delle acque. In seguito alle motivazioni sopra illustrate, le autorità competenti hanno eseguito nuovi campionamenti nella giornata di sabato 26 luglio 2025. I risultati ottenuti confermano che i dati sono pienamente nella norma e attestano la conformità delle acque ai requisiti di legge. In allegato si invia la documentazione ufficiale che certifica tali risultati. Pertanto, si chiede cortesemente che vengano apportate le necessarie correzioni all’articolo pubblicato e che venga garantito il diritto di replica, mediante pubblicazione della presente comunicazione e dei dati aggiornati».
