Site icon quicosenza

Montalto, l’ex sindaco Caracciolo a Faragalli: “serve chiarezza sulle opere strategiche”

MONTALTO UFFUGO – L’ex sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, interviene nel dibattito aperto dopo la nota pubblicata dal primo cittadino Biagio Faragalli, che aveva sottolineato l’importanza delle programmazioni infrastrutturali in corso tra Montalto Uffugo e Rende come “volano di collaborazione e sviluppo” per l’intero territorio.

Caracciolo, pur condividendo in parte l’impostazione generale, entra nel merito delle singole opere ricordate da Faragalli, dallo svincolo autostradale, all’ospedale, alla stazione ferroviaria, al collegamento con il ponte sul Settimo, fino alla piazza e alla villa comunale a Settimo, sottolineando però come, per alcune di esse, “l’Ente comunale non sia parte attiva”.

“Si tratta di interventi che verranno realizzati con fondi Anas, Regione Calabria e RFI – precisa sempre Caracciolo – per i quali il Comune dovrà semplicemente garantire la collaborazione amministrativa necessaria, cogliendo poi le opportunità che ne deriveranno per il territorio montaltese”.

Caracciolo, tra i primi ad individuare l’area per il nuovo ospedale policlinico universitario

Nel suo intervento, l’ex sindaco rivendica di essere stato “tra i primi, se non il primo” a individuare l’area di Settimo di Rende come sede ideale per il nuovo ospedale policlinico universitario, anche se riconosce il ruolo precursore del sindaco rendese Sandro Principe, che aveva proposto l’idea circa vent’anni fa.

“Fu una scelta motivata – spiega Caracciolo – dalla previsione di importanti infrastrutture come lo svincolo e la fermata ferroviaria di Settimo di Montalto, poi divenuta stazione grazie ai fondi PNRR messi a disposizione da RFI”.

Nuovo ospedale policlinico universitario, proposta avanzata già nel 2022

Ricorda inoltre che la sua proposta, avanzata già nel 2022 attraverso interventi televisivi e giornalistici, “indusse il Comune di Cosenza a convocare un consiglio comunale d’urgenza per ribadire la candidatura di Vaglio Lise come sede alternativa del nosocomio”.

Uno dei punti più critici sollevati da Caracciolo riguarda il collegamento tra Santa Maria di Settimo e l’Università della Calabria attraverso il ponte sul fiume Settimo. L’ex sindaco accusa Faragalli di aver “fatto perdere” al Comune un’opera strategica già finanziata, avendo dato “priorità, mai giustificata, a un’altra strada in territorio di Rende”.

“C’è un detto – scrive Caracciolo – che dice: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E da questo punto di vista Faragalli è il sordo”.

Caracciolo, le quattro domande al sindaco Faragalli

Nel suo intervento, Caracciolo formula anche quattro domande al sindaco Faragalli, invitandolo a rispondere pubblicamente:

  1. Perché la giunta ha deliberato di dare priorità ad altra strada, perdendo un finanziamento già disponibile per il collegamento con l’UniCal?
  2. Può garantire che l’opera, la cui progettazione prevedeva la conclusione entro dicembre 2026, verrà comunque realizzata nei tempi previsti, evitando la perdita dei fondi?
  3. La strada è stata inserita tra le opere compensative di RFI? In tal caso – sostiene Caracciolo – “il territorio avrebbe perso un’opera già finanziata, che si sarebbe potuta sostituire con un ulteriore intervento pubblico di sviluppo”.
  4. Sulla piazza di Settimo, Caracciolo osserva che l’opera verrà finanziata con un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti, ricordando però che ciò è stato possibile solo grazie al risanamento economico realizzato dalla sua precedente amministrazione.

“Faragalli conosce bene la situazione debitoria del Comune – aggiunge Caracciolo – poiché all’epoca era mio vicesindaco. Senza quell’opera di risanamento oggi non sarebbe stato possibile accendere nuovi mutui”.

Caracciolo invita Faragalli a fare chiarezza

L’ex sindaco infine, invita Faragalli a chiarire le sue scelte “per rispetto dei cittadini”, respingendo al mittente eventuali accuse di polemica pretestuosa.

“L’onestà morale e intellettuale riconosciute al sindaco dovrebbero indurlo a fornire spiegazioni puntuali. È difficile comprendere quali idee ‘distruttive’, come da lui sostenuto, possano nascondersi dietro una semplice richiesta di trasparenza sulle decisioni amministrative”.

 

 

Exit mobile version