MONGRASSANO (CS) – L’opposizione ha abbandonato l’ultimo consiglio comunale che si è svolto nella cittadina cosentina. Gli animi erano già tesi per via della mancanza di documentazione relativa all’assise, richiesta nei giorni precedenti dal capogruppo Giuseppe Sacco e non fornita dall’ente. I consilieri lamentao che “Non ci è stata data la possibilità di vedere gli atti sui punti in discussione” nè in formato digitale o cartaceo.
Nel corso dei primi minuti dell’assemblea, come racconta il gruppo consiliare di minoranza, si è palesata “la completa assenza di documentazione a nostro riguardo, un elemento oggettivo che ci ha impedito di svolgere al meglio il nostro ruolo di oppositori, come verbalizzato anche dal segretario comunale”. Motivo questo che ha spinto il gruppo, lunedì sera, a lasciare l’assemblea. “Forse volevano un consiglio a loro uso e consumo? Benissimo, li abbiamo accontentati – ha tuonato l’opposizione – Volevano un consiglio con gente che stava lì senza aver visionato le carte? Nossignori”.
Mongrassano, l’opposizione abbandona il consiglio comunale: “Una delle peggiori legislazioni”
La miniranza, a Mongrassano, parla di “una nuova, ennesima, brutta figura per l’amministrazione comunale e per il sindaco Luisa Marino” riferendosi ai fatti accaduti lunedì sera in consiglio comunale. “Che sia una delle peggiori legislature della storia di Mongrassano ormai sta diventando palese, perché nella vita si possono anche vincere le elezioni – aggiunge il gruppo consigliare – ma poi si deve confermare quanto detto sui palchi. E quello resta spesso difficile, soprattutto quando il confronto democratico diventa uno scontro con mezzucci che non utilizziamo – da par nostro – e nemmeno vogliamo esserne vittime. Non per il nostro orgoglio bensì perché il torto si fa a tutta Mongrassano”.
Sull’abbandono del consiglio comunale i cconsiglieri ricodano: “abbiamo un nostro senso delle istituzioni, abbiamo un mandato dei cittadini (quelli che la maggioranza trascura palesemente), abbiamo una dignità amministrativa. Non siamo degli alza mano a comando, nemmeno possiamo votare cose a noi ignote”. In conclusione il gurppo ricorda che situazioni come queste denotano una “mancanza di rispetto del nostro ruolo di oppositori. Un ruolo che stiamo cercando di svolgere al meglio, un ruolo che va fatto anche con obblighi necessari da parte dell’Ente”.

