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“Le hanno rubato la targa, venga in Caserma”. Anche a Cosenza dilaga la truffa del finto carabiniere

COSENZA – “Le hanno clonato la targa della sua auto, si sbrighi e venga in Caserma”. Una telefonata sbrigativa arriva sul cellulare del signor O.P. senza lasciargli il tempo di pensare. Dall’altro capo del telefono il presunto maresciallo Lombardi dall’accento campano, lo incita con modi affettati e poco cortesi, a recarsi immediatamente alle Forze dell’Ordine, addirittura apostrofando il malcapitato con “Non faccio lo str**zo, venga subito”. E ancora, il finto carabiniere lo incalza: “Molto probabilemnte la sua targa è stata clonata ed è stata rintracciata su una Citroen grigia con tre albanesi a bordo”.

Alla fine della telefonata, una particolare raccomandazione che sarebbe stata fondamentale per la riuscita del raggiro: la vittima avrebbe dovuto contattare il presunto maresciallo, prima di entrare negli uffici dell’Arma, in modo tale che – una volta arrivato –  lui lo avrebbe raggiunto fuori dalla caserma. Un particolare che non ha convinto il signor P. e che non lo ha fatto cadere nella trappola: “Perché un maresciallo non dovrebbe svolgere le proprie mansioni all’interno degli uffici preposti?”.

Il signor P. contatta così i veri militari che smentiscono la notizia: non esiste nessun maresciallo Lombardi e nessuna chiamata è partita dalla caserma di Cosenza. Subito dopo, il malcapitato si è recato dai carabinieri per denunciare l’accaduto. Le truffe si affinano in modo sempre più strategici e la raccomandazione ai cittadini è sempre quella di prestare massima prudenza e attenzione.

Le raccomandazioni contro le truffe

In questi casi, le forze dell’ordine ricordano di contattare sempre i numeri preposti in caso di dubbi. Inoltre è utile ricordare di:

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