COSENZA – Sono previsti per lunedì 30 giugno e martedì 1° luglio dei sit in nei pressi degli uffici giudiziari di tutta la Calabria, tra cui Cosenza, da parte dei sindacati. Lo hanno fatto sapere Fp Cgil, Uil Pa e Usb che si pongono al fianco dei lavoratori in difficoltà. Le manifestazioni che si terranno anche a Catanzaro, Vibo Valentia, Castrovillari, Reggio Calabria e Locri per sensibilizzare il ministero della Giustizia “su problemi non più rinviabili” specificano le sigle sindacali. A Cosenza la manifestazione è prevista per lunedì 30 Giugno dalle 11.30 alle 13.30 nei pressi del Tribunale Ordinario.
“Dalla scopertura degli organici, alla mancata valorizzazione economica e professionale del personale, passando per i troppi contratti a tempo determinato e, non da ultimo, un contratto collettivo integrativo fermo al 2010” sono queste alcune delle principali difficoltà che ogni giorno affrontano le lavoratrici e i lavoratori della giustizia che, come dicono i sindacati “sono costretti a subire, nonostante l’impegno profuso quotidianamente all’interno degli uffici giudiziari di tutta Italia”.
Lavoratori degli uffici giudiziari, i sindacati chiedono un piano occupazionale di stabilizzazione
Fp Cgil, Uil Pa e Usb chiedono per i lavoratori in questione “un piano occupazionale che programmi la stabilizzazione di tutti i 12mila precari del Pnrr che hanno contribuito in questi anni all’ammodernamento del sistema giustizia, alla riduzione dell’arretrato, nonché all’innovazione digitale e amministrativa”.
Allo stesso tempo i sindacati chiedono la stabilizzazione dei precari part-time “che stanno lavorando da più di 14 anni presso gli uffici giudiziari della Calabria. Allo stesso tempo è ormai ineludibile valorizzare il personale di ruolo che da anni lavora senza avere riconoscimenti a livello economico e senza nessuna prospettiva di crescita”. I sindacati rivendicano, dunque, la stabilizzazione di tutti i dipendenti a tempo determinato e la definizione di un nuovo accordo integrativo, tenuto conto che l’ultimo, ormai obsoleto, risale al 2010.
