MENDICINO (CS) – Un lungo e commosso saluto nelle parole dei parrocchiani della Chiesa di Cristo Salvatore di Mendicino che in una lettera carica di affetto e riconoscenza hanno voluto dire “grazie” a Don Enzo Gabrieli, figura di riferimento per la comunità da venticinque anni.
Un messaggio intenso, nato dal cuore dei fedeli della parrocchia di Cristo Salvatore, che nel loro scritto definiscono il sacerdote una di quelle persone che non passano, ma che cambiano la vita di chi incontrano, rendendola più piena, più viva, più vera. “Don Enzo, Tu sei stato e sarai sempre una di quelle persone”.
In un quarto di secolo, ricordano i parrocchiani, “Don Enzo non è stato soltanto un parroco, ma una guida, un padre, un amico, un’anima instancabile capace di amare profondamente la sua comunità. Uomo di passione, intelligenza e curiosità, dotato di una preparazione solida e di una fede autentica che ha dato spessore al suo esempio e forza alle sue parole”.
Tra i tanti ricordi evocati nella lettera, spiccano i pellegrinaggi, i campi e i ritiri spirituali, occasioni in cui don Enzo ha accompagnato i fedeli “a guardare oltre l’orizzonte, a cercare il senso delle cose, a trovare Dio nei luoghi, nei silenzi e negli sguardi degli altri”. Particolare riconoscenza è stata espressa per l’attenzione costante ai giovani, ai quali il parroco ha offerto tempo, esperienze e incontri capaci di lasciare un segno profondo.
Un passaggio speciale è dedicato alla Chiesa di Cristo Salvatore, definita “il sogno che si è fatto pietra, luce, spazio sacro”: un’opera che porta dentro il nome e l’impronta di don Enzo, perché “senza di lui nulla sarebbe nato”. Perché “Lì dentro batte il cuore di una comunità che hai saputo unire, accogliere, far dialogare”. Nelle parole dei parrocchiani, la nuova chiesa rappresenta il simbolo concreto di una comunità che Don Enzo ha saputo unire, accogliere e far dialogare, “mettendo insieme differenze, provenienze, storie e contrade, costruendo ponti dove c’erano distanze”.
“La tua figura, Don Enzo, è stata ed è per noi fonte di ammirazione profonda. Hai fatto della diversità una ricchezza – scrivono –e sei stato forte e tenero, deciso e disponibile, radicato nella fede ma sempre in ricerca. In te abbiamo trovato un testimone autentico del Vangelo, capace di camminare accanto a ciascuno con rispetto e dedizione.
“Siamo la Tua comunità, il Tuo popolo ecclesiale, ci sarebbe piaciuto che la nostra voce fosse ascoltata. La voce di chi Ti ha conosciuto davvero, non da lontano, ma nella carne viva delle relazioni, nel cammino quotidiano della fede. Siamo quelli che con Te sono cresciuti, che hanno pianto, riso, pregato, costruito”.
Infine, il saluto più affettuoso: “Ciò che abbiamo vissuto con te resterà. Non si cancella, non si dimentica. Grazie, Don Enzo, per ogni passo, per ogni parola, per ogni silenzio. Per il bene fatto senza clamore, per le ferite condivise e le gioie vissute insieme. Per essere stato nostro. E per esserlo, nel cuore, sempre. Ad maiora!”
