COSENZA – Il Tribunale di Cosenza ha dato ragione al Comune riguardo allo spostamento della statua di Giacomo Mancini. La richiesta della Fondazione Mancini, proprietaria della statua data in comodato gratuito pertanto, è stata respinta. Il Comune aveva deciso di trasferire l’opera per fare spazio ad altre opere d’arte donate dalla famiglia Bilotti nell’ambito del Museo all’Aperto Bilotti ed il sindaco Franz Caruso aveva giustificato la scelta citando obblighi di convenzione e richieste di cittadini e commercianti. La Fondazione si era opposta con proteste e flash mob e nelle ultime ore la stessa fondazione ha fatto emergere un fatto che definisce “nuovo e rilevante”, ovvero che anche i Bilotti la vogliono su Corso Giuseppe Mazzini.
“La notizia è vecchia. L’ordinanza sul ricorso cautelare presentato dalla FGM è del 20 marzo, più di due mesi fa. Ed era già stata data con dovizia di particolari- così è scritto in una nota diffusa dalla Fondazione Giacomo Mancini a commento di alcuni lanci di agenzia pubblicati nella giornata di oggi. Il fatto nuovo, questo si rilevante – e successivo all’ordinanza – è che Federico Bilotti, portavoce della famiglia dei mecenati Bilotti, abbia dichiarato: “La statua rappresenta un patrimonio artistico, culturale e affettivo di fondamentale valore per la città di Cosenza. Ci piace e condividiamo che Mancini “passeggi” per il corso, in mezzo alla sua gente e che sia ammirato e conosciuto da chiunque vi passi a fianco”. Insomma – conclude la FGM – l’unico presupposto su cui il comune di Cosenza ha poggiato le sue argomentazioni per sostenere lo sfratto della statua è venuto meno.

