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Il Treno della Sila incanta tutti. Ma non basta: la vera sfida è farlo arrivare a San Giovanni in Fiore

Treno della Sila 2025

COSENZA – La buona notizia per ora, è che per il “Treno della Sila“, con il suo attuale percorso turistico dalla stazione di Camigliatello Silano a Silvana Mansio (e ritorno), non è prevista alcuna sospensione. Soltanto in questo mese di settembre ci sarà uno stop per poter effettuare i programmati interventi di manutenzione all’infrastruttura come già accaduto in passato: risanamento della massicciata ferroviaria, rinforzo dei binari e sostituzione di traverse in legno danneggiate, per garantire la sicurezza dei viaggiatori e della locomotiva. Questo è quanto dichiarato dal neo Amministratore Unico di Ferrovie della Calabria, Aristide Vercillo, all’Associazione Ferrovie in Calabria, da anni in prima linea nel settore del turismo ferroviario calabrese con una lunga collaborazione proprio con FdC nell’organizzare eventi di successo e da tutto esaurito con “Il Treno della Sila”.

Sold- out del Treno della Sila: un fenomeno di turismo Slow

Il fischio del treno, la locomotiva che sbuffa tra i boschi e le carrozze di legno d’epoca, sembrano risvegliarsi da un lungo letargo, mentre lentamente percorrono i binari che si snodano tra le vette della Sila. Tra boschi secolari il treno, con il suo lento sbuffare, avanza permettendo al turista di vivere un’immersione totale nella natura e nella storia, un’esperienza che avvolge i sensi: l’odore del carbone bruciato, il calore della locomotiva, il suono metallico delle rotaie. Fuori dal finestrino gli sguardi dei passeggeri si perdono in un paesaggio immutato, sospeso tra il silenzio della natura e il fascino di un’epoca che fu.

Linea a scartamento ridotto più alta d’Europa e la locomotiva a vapore

Quella presente in Sila è la linea “a scartamento ridotto” più alta d’Europa (oltre 1400 metri d’altitudine) ed è una delle pochissime tratte ferroviarie turistiche esercitate anche con l’utilizzo di una locomotiva vapore: la storica FCL 353 che nel 2026 festeggerà i suoi “primi” 100 anni, rimasta ai box questa estate per manutenzione. Costruita dalla società August Borsig di Berlino, ad oggi è l’ultimo esemplare della sua categoria. Il Treno della Sila al momento viaggia sulla tratta da Camigliatello a San Nicola Silvana Mansio a bordo di uno storico convoglio composto dalle caratteristiche vetture d’epoca a terrazzini, realizzate tra il 1910 e il 1930 dalla Carminati & Toselli.

Il viaggio si snoda attraverso la bellezza paesaggistica unica della Sila, dei suoi boschi e dei suoi panorami mozzafiato. Durante il tragitto è possibile fare un tuffo nel passato con l’ormai suggestivo Assalto dei Briganti al Treno, la rappresentazione storica messa in scena dalla compagnia teatrale del Treno della Sila. Un’esperienza immersiva con l’opportunità anche di degustazioni di prodotti tipici locali e ospiti d’eccezione per ogni corsa.

Un successo griffato “Associazione Ferrovie in Calabria”

Come spesso accade, il successo di un evento turistico tanto bello quanto impegnativo, arriva grazie alla passione di Associazioni e persone che dedicano tantissimo tempo alla sua buona riuscita. È il caso dell’Associazione Ferrovie in Calabria che ha ottenuto grandissimi consensi e successi negli eventi organizzati nel periodo estivo con il treno della Sila e non solo. Su tutti, il Sila Express: uno straordinario itinerario turistico che ha unito treno regionale, transfer in autobus e lo storico Treno della Sila, per vivere una giornata all’insegna della scoperta, della memoria ferroviaria e della bellezza paesaggistica calabrese.

Il secondo lotto (mai finito) fino a San Giovanni in Fiore

Fin qui le belle notizie, visto che entro la fine del 2024, subordinato alla sottoscrizione di una nuova convenzione tra Regione Calabria e Ferrovie della Calabria che era in corso di definizione (evidentemente mai avvenuta) era previsto il completamento dei lavori alla Ferrovia Silana con la possibilità di viaggiare da Camigliatello fino a San Giovanni in Fiore. Il problema è sempre quello: servono soldi e finanziamenti per il completamento della storica tratta silana rilanciata grazie a fondi Por nel 2017 dall’allora giunta Oliverio.

Come detto, ad oggi da Camigliatello Silano il treno turistico arriva fino a San Nicola Silvana Mansio. Si trattava di un primo lotto, mentre il finanziamento del secondo lotto riguardava la tratta che va da San Nicola-Silvana Mansio fino a San Giovanni in Fiore. Proprio l’ampliamento di questo secondo lotto, fu oggetto di scontri feroci a livello locale e regionale con accuse di fondi destinati al completamento della linea ferrata dirottatati dalla Regione al potenziamento della seggiovia di Gambarie, di lavori iniziati e interrotti.

Senza la tratta completa il potenziale turistico resta inespresso

“Quello che sicuramente necessita di approfondimento – evidenzia l’associazione Ferrovie in Calabria – ed avremo modo di discuterne molto presto sia con Ferrovie della Calabria srl che con la futura Giunta Regionale, è la non più rimandabile ripresa dei lavori di ripristino della Ferrovia Silana fino al capolinea di San Giovanni in Fiore, un piano di recupero degli storici rotabili donati dall’Ing. Vittorio Di Giacomo a FdC (due vetture a terrazzini, due Emmine M1c80 e la locomotiva a vapore FCL 358) e la ripresa del progetto del Ferrociclo».

Inutile girarci intorno: se si vuole puntare in modo deciso al Treno della Sila come icona identitaria e imprescindibile volano per il turismo (non solo naturalistico della Calabria), serve farlo arrivare fino a San Giovanni in Fiore. Ne gioverebbe in primis proprio il Comune più importante della Sila, con il suo straordinario patrimonio artistico, culturale ed enogastronomico. E a seguire associazioni, operatori turistici e commercianti locali, accrescendo l’indotto turistico, culturale e identitario della Regione. Insomma, ne gioverebbero tutti!

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