CROTONE – Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ritira le dimissioni che aveva annunciato dopo l’aggressione al consigliere comunale Ernesto Ioppoli, il quale aveva denunciato di essere stato “preso a calci e pugni” dal primo cittadino. “Quando solo le parole non bastano occorre il gesto”, aveva dichiarato ritenendo “doveroso compiere un passo indietro per senso di responsabilità istituzionale” e ponendo “pubblicamente le mie più sincere scuse al consigliere Ioppoli e alla città”.
Dopo giorni di riflessione e confronto, ha deciso di fare retromarcia e confermare il proprio impegno alla guida dell’Amministrazione comunale. “In questi giorni ho valutato con attenzione le responsabilità, le sfide e le aspettative che il ruolo di sindaco comporta – ha dichiarato il primo cittadino – ma non mi sono mai allontanato dalla città e dalla sua gente. Ho ascoltato le loro voci, percepito le loro speranze e le loro preoccupazioni. E questo mi ha confermato quanto il legame con la nostra comunità sia per me imprescindibile”.
Il sostegno ricevuto dai cittadini e la fiducia dei consiglieri comunali di maggioranza hanno rafforzato la determinazione del sindaco a proseguire il proprio mandato con rinnovata energia. “Le numerose attestazioni di stima e di incoraggiamento che mi sono pervenute da più parti – ha proseguito Voce – insieme alla fiducia dimostrata dai consiglieri comunali di maggioranza, hanno rafforzato in me la convinzione di continuare a servire questa città con rinnovata energia. È per questo che oggi comunico con piena convinzione di ritirare le mie dimissioni”.
Il primo cittadino ha sottolineato come il suo obiettivo sia lavorare per il bene comune, guidando l’Amministrazione con responsabilità, trasparenza e ascolto costante. “Ringrazio sinceramente tutti coloro che, con parole, gesti e testimonianze di sostegno, hanno contribuito a rafforzare la mia determinazione – ha concluso – insieme continueremo a costruire il futuro della nostra città, con passione, fiducia reciproca e la volontà di affrontare ogni sfida come comunità unita”.
