COSENZA – In Calabria il 93,4% dei cittadini identifica le foreste come protagoniste nel contrasto alla crisi climatica, una percentuale solo leggermente inferiore alla media nazionale (94,6%). È quanto emerge dalla ricerca “Il rapporto degli italiani con i boschi e le foreste” che indaga la relazione tra gli italiani e il patrimonio forestale. L’indagine, commissionata da Sorgenia all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con la responsabilità scientifica di Giovanni Sanesi, docente di Selvicoltura e Parchi naturali e prodotti non-legnosi del bosco presso il dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, racconta come la sensibilità ambientale in Italia, ed in Calabria, sia in crescita rafforzando il ruolo dei boschi come risorsa chiave nella lotta alla crisi climatica e per la qualità della vita locale.
Lo studio ha coinvolto oltre 2.200 partecipanti adulti di tutte le regioni d’Italia, nel periodo tra maggio e luglio 2025. Un campione ben bilanciato per genere, età, titolo di studio e distribuzione territoriale. Dalla ricerca emerge che tra i temi di interesse informativo sulle foreste, i calabresi mettono ai primi posti boschi e salute (62,6%) e la biodiversità (60,9%). Quasi la metà vorrebbe saperne di più anche di lotta alla crisi climatica (49,6%). Tra le fonti di informazioni cui gli abitanti della regione fanno riferimento, prevalgono le riviste scientifiche, i documentari e i parchi.
Boschi in Calabria: la domanda di verde accessibile cresce
La pandemia ha fatto crescere la domanda di verde accessibile vicino alle città: questo aspetto emerge a livello nazionale in un confronto con lo studio condotto da Carrus nel 2020 che ha analizzato le percezioni forestali in un campione di circa mille cittadini italiani distribuiti in cinque regioni (Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lazio, Molise e Puglia). Rispetto ai dati dell’attuale ricerca, l’aumento più marcato si osserva nell’accresciuta percezione della rilevanza delle foreste rispetto alla dimensione di salute e di benessere psicologico (+0,48%).
Nella ricerca attuale il bisogno di spazi verdi risulta particolarmente alto e al di sopra della media nazionale in Calabria (62,9%). L’esigenza è in linea con la domanda crescente di naturalità e benessere fisico. Sul fronte delle pratiche legate al bosco, in Calabria la fruizione è ricca di gesti simbolici. Come afferma il professor Giovanni Sanesi: “tra i calabresi spicca la voglia di vivere il bosco in modo emozionale: la pratica di abbracciare gli alberi è diffusa nel 53% del campione; oltre il 60% degli intervistati indica come esperienza già provata o praticabile quella di dormire sotto le stelle. Il 20% dichiara di essere disposto a testare tecniche di sopravvivenza estrema nel bosco, mentre per il 65% è considerato un luogo naturale in cui raccogliere cibo: la tradizione legata all’autoconsumo e la forte disponibilità di risorse forestali sembrano giocare un ruolo decisivo”. Infine, l’83,3% esprime una netta preferenza paesaggistica per i boschi, dichiarando di preferire ‘più foreste e meno terreni agricoli’, un dato al di sopra della media nazionale.

