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Il funerale simbolico di Bocchigliero. Schede elettorali e licenze commerciali finiscono in una bara

Bocchigliero protesta

BOCCHIGLIERO (CS) – A Bocchigliero, centro della Sila greca cosentina, è stato un 1° maggio di protesta che ha visto i cittadini mettere in atto un gesto forte, carico di dolore e dignità, per denunciare lo spopolamento e il progressivo abbandono delle aree interne. Il movimento “I 1000 Papaveri Rossi” ha messo in scena il funerale simbolico del comune, per evidenziare la morte del paese con la mancanza di opportunità e lavoro. Una bara nella piazza del centro i fiori e un manifesto funebre tanto eloquente.

È venuto a mancare circondato da tutta la cittadinanza Bocchigliero. Ne danno il triste annuncio tutti gli abitanti“. Un comune, così come i tanti delle aree interne, dove non c’è guardia medica, dove chiudono le scuole, dove in estate manca l’acqua e in inverno si resta bloccati dalla neve, dove mancano infrastrutture e lavoro. Non ci sono prospettive di lavoro e il futuro è sempre più cupo.

foto di Franco Rizzuti

Le schede elettorali e le licenze commerciali del Paese sono state messe nella bara, simbolo di un disagio per chi fatica addirittura a vivere ma che non si arrende e continua a lottare. “Abbiamo raccolto schede elettorali e licenze commerciali, che consegneremo al Presidente della Repubblica – ha detto l’associazione che si è ritrovata in piazza del popolo insieme ai cittadini – perché in un territorio dove mancano i servizi essenziali, dove la montagna viene dimenticata e le promesse non si traducono mai in azioni, votare e fare impresa non ha più significato. Abbiamo le idee chiare. Basta promesse. Basta parole vuote. Ora vogliamo solo una cosa: fatti veri, concreti, reali“.

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